(Guardiagrele, 20 Mag 21) Oggi è la Giornata Mondiale delle Api, istituita nel 2017 dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite per sensibilizzare sull'importanza di questi insetti. Nonostante le loro piccole dimensioni, infatti, questi animali, ottimi bioindicatori dello stato di salute dell'ambiente, svolgono un ruolo davvero fondamentale per il mantenimento della biodiversità (che si celebra il 22 maggio) visto che attraverso l'impollinazione dei fiori garantiscono la presenza di numerose specie vegetali, non solo selvatiche ma anche coltivate (più del 70% delle colture agrarie che mangiamo ogni giorno). E questo lo fanno sia le api domestiche che molti altri impollinatori (o pronubi) come le api solitarie (ad es. le osmie), le farfalle, i ditteri sirfidi (piccole mosche simili ad api) ed altri ancora che però sono sempre più minacciati da diversi fattori tra cui soprattutto la gestione agricola intensiva, l'uso di fitofarmaci e l'inquinamento ambientale.
Il Parco Nazionale della Maiella, che anche in passato si è occupato di queste tematiche, in ottemperanza alle direttive sulla biodiversità del Ministero dell'Ambiente, attualmente sta portando avanti un progetto che intende contribuire alla tutela degli apoidei selvatici ed altre specie di impollinatori attraverso tre distinte tipologie di azione che possono essere così sintetizzate: monitoraggio e raccolta dati delle specie (per conoscerne la presenza, lo stato delle popolazioni, le minacce e l'eventuale declino), interventi sul territorio ed attività di comunicazione. Giusto per fare qualche esempio, attraverso uscite sul campo saranno studiati e monitorati gli impollinatori selvatici, realizzati interventi migliorativi per creare siti e strutture idonee ad incrementarne la disponibilità di cibo, rifugio e nidificazione, effettuate indagini sull'uso di sostanze chimiche nelle aziende del Parco, censiti gli apiari ed eseguite analisi (genetiche o morfologiche) su campioni di api per verificare la presenza e la distribuzione dell'Ape ligustica (l'ape italiana). Gli agricoltori sono stati anche coinvolti nella realizzazione di interventi in favore degli apoidei come la semina di specie nettarifere. Inoltre, è stato pubblicato un avviso pubblico, rivolto ad apicoltori, aziende agricole, amministrazioni ed istituti scolastici rientranti nei confini del Parco, per realizzare delle vere e proprie "oasi per gli impollinatori" sia in zone rurali e terreni inutilizzati che in centri abitati, compresi i giardini dei plessi scolastici. Più precisamente, saranno allestiti i cosìdetti "hotel per insetti", tanto diffusi nel Nord Europa, ed altri analoghi rifugi artificiali in sostituzione di quelli naturali eliminati dall'uomo, seminate piante con fiori ricchi di polline e nettare, piantumate ben precise specie di alberi e arbusti autoctoni e collocati pannelli informativi e divulgativi sul tema.
Sapete, però, che anche voi potete dare il vostro contributo per arrestare la perdita di biodiversità? Basta mettere a dimora piante anche sui balconi di casa, creare rifugi per la così detta fauna "minore" nei giardini, convincere parenti e amici a fare altrettanto e così via.