E' una coltura rustica in grado di fornire produzioni costanti anche in ambienti agricoli marginali come molte zone interne e pedemontane dell'Abruzzo. Dopo un periodo a rischio di definitiva scomparsa - destino comune ad altre specie minori - negli ultimi decenni è ripreso un certo interesse intorno a questa specie che ha rischiato di portare alla sparizione di molto materiale autoctono sostituito da farro introdotto da altre regioni italiane (Garfagnana) o addirittura dall'estero (spelta svizzero o tedesco). In pratica è successo che molti agricoltori, con l'idea di diversificare le proprie produzioni e senza fare ricerca in loco, hanno iniziato la coltivazione di materiale non ben identificato. Fortunatamente sono state individuate e moltiplicate alcune varietà sicuramente autoctone abruzzesi che sono state reimmesse al consumo sia come farro in chicchi, sia come farine che come pasta.
Farro