In Sicilia e Sardegna una fortunosa serie di cause ha permesso la sopravvivenza di molti manufatti (piccole postazioni in calcestruzzo per armi automatiche e cannoni) portandoli oggi, almeno teoricamente, negli ambiti di tutela previsti dalle Normative, oltre che dal "buonsenso culturale" e dalla constatazione di quanto avviene, da anni, all'estero.
Ma ciò che afferma la Legge potrebbe non bastare, se gli amministratori del territorio non dispongono di strumenti utili ad una conoscenza quanto più esaustiva delle emergenze, del loro contesto e della esatta ubicazione.
Da questa premessa muove questo contributo della "Associazione Studi Storici Fortificazioni Sardegna" – A.S.S.Fort, che dal 2001 ha riunito studiosi ed appassionati con lo scopo di individuare, recuperare e valorizzare, in ambito turistico e culturale, le peculiari vestigia del sistema difensivo sardo del XX secolo. Dalla sua costituzione, A.S.S.Fort collabora sul territorio con soggetti pubblici e privati interessati a questa valorizzazione e alla condivisione e trasmissione delle relative memorie.
Abbiamo accolto con interesse l'invito di un Ente preposto, per Statuto, alla "tutela e valorizzazione" qual è il Parco Regionale di Porto Conte. Speriamo che queste note, pur sintetiche, forniscano lo spunto per attivare progetti mirati a custodire e tramandare, insieme ai monumenti, il ricordo e la lezione di questa pagina di Storia, purtroppo legata a una indelebile tragedia.
- Collana: I quaderni del Parco di Porto Conte - 2
- A cura di: Giuseppe Ciarro, Rolando Galligani, Daniel Grioni
- Editore: Carlo Delfino editore
- Prezzo: 10,00 €