(30 Nov 22) Si è conclusa la prima parte della fase di valutazione internazionale della Candidatura a Patrimonino dell'Umanità "Carsismo nelle Evaporiti e Grotte nell'Appennino Settentrionale" che coinvolge le Province di Reggio Emilia, Bologna, Ravenna e Rimini, Parchi Nazionali e Regionali e numerosi Comuni.
Sono sette i siti che costituiscono la proposta di Candidatura: Alta Valle Secchia, Bassa Collina Reggiana, Gessi di Zola Predosa, Gessi Bolognesi, Vena del Gesso Romagnola, Evaporiti di San Leo, Gessi della Romagna Orientale. Aree sottoposte a particolari norme di protezione e tutela (comunitarie, nazionali e regionali) ed accomunate dalla presenza di rocce che si sono formate nel corso dei millenni in seguito all'evaporazione delle acque marine che ricoprivano queste zone e alla concomitante concentrazione dei sali minerali, tra cui appunto il gesso.
La missione di valutazione in loco - "field visit" - si è protratta per una settimana, con lo svolgimento di sopralluoghi ed incontri con esperti scientifici, organi di gestione, stakeholder istituzionali e locali, per conoscere da vicino lo straordinario patrimonio ambientale, storico e culturale dei Gessi emiliano-romagnoli.
Per la Commissaria Gordana Beltram, esperta individuata dallo IUCN (International Union for the Conservation of Nature - ONG internazionale alla quale è riconosciuto lo status di osservatore dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite), che è stata ricevuta dal presidente della Regione Stefano Bonaccini e dall'assessora regionale alla Programmazione territoriale e parchi Barbara Lori, un'occasione per toccare con mano un fenomeno dalle caratteristiche uniche come il "Carsismo nelle Evaporiti e Grotte dell'Appennino Settentrionale", ma anche per incontrare le comunità locali.
Il processo internazionale di valutazione ha avuto avvio con l'approvazione a Parigi del Dossier di Candidatura da parte del Segretariato della Convenzione UNESCO, e proseguirà con la valutazione complessiva della documentazione raccolta nell'ambito della missione in loco, da parte del panel di esperti internazionali individuati dallo IUCN, che potranno chiedere le cd. "additional information" per avere maggiori chiarimenti su aspetti scientifici o di gestione.
La decisione del Consiglio direttivo della Commissione nazionale italiana per l'Unesco di proporre il carsismo emiliano-romagnolo come candidatura italiana alla Lista del Patrimonio Mondiale per il 2023 è del gennaio scorso. L'iter di valutazione si concluderà nell'estate del 2023 con il pronunciamento definitivo del 46° sessione del Comitato internazionale Unesco.
Il comunicato stampa ufficiale della Regione Emilia-Romagna