(13 Apr 23) Dal 26 giugno al 3 luglio prossimi andrà in scena nelle colline della Romagna Faentina la seconda edizione del Festival dei Calanchi e delle Argille Azzurre, rassegna che, dopo il successo della scorsa edizione, ripropone appuntamenti in dialogo tra paesaggio e cultura, tra arte e natura.
Un progetto di turismo culturale e valorizzazione teso alla creazione di un vero e proprio Parco Culturale, ovvero un luogo in cui la cultura materiale e immateriale diventa espressione del paesaggio naturale ed antropologico. I parchi turistici culturali sono parchi tematici che si generano attorno a un nucleo di contenuti. Il carattere culturale del nocciolo è declinabile in forme differenti: può respirare nell'ambito della letteratura, dell'arte, della rievocazione storica, della fantascienza, o della scienza propriamente detta.
Questo progetto ha come obiettivo la valorizzazione della zona geografica dei cosiddetti "calanchi delle argille azzurre", un'area geografica compresa tra i territori di Faenza, Brisighella, Riolo Terme, Castel Bolognese.
Un territorio che comprende terrazze panoramiche, scorci mozzafiato, argille pregiate, fonti di acqua termale, vigne e coltivazioni pregiate e che è oggetto di innumerevoli storie, narrazioni, leggende.
Un'area che è alla base dell'intera storia della ceramica di tutto il nostro territorio e che fu d'ispirazione per molti artisti, ed in particolare Carlo Zauli, che a queste terre dedicò tanta parte del suo lavoro artistico. Un'area, dunque che in pochissimi chilometri quadrati raccoglie meraviglie naturalistiche e culturali, ponendo le basi di un doppio binario che questo progetto vuole percorrere.
Un progetto che nell'arco di una settimana e di un paio di appuntamenti in calendario ad inizio e fine estate, si dipana in 4 fondamentali attività:
1. I trekking culturali: perfetta sintesi tra un classico trekking o un programma di attività motoria e un'attività di visite guidate artistiche e naturalistiche. Essi si rivolgeranno sia a gruppi sportivi già costituiti, ma anche direttamente alla libera utenza. Coinvolgeranno mediatori culturali e naturalistici.
2. I laboratori didattici di arti visive, ceramica, teatro e letteratura: rivolti a bambini e ragazzi accompagnati da un famigliare coinvolgeranno artisti con vasta esperienza didattica e saranno sempre centrati sul rapporto tra la Natura e l'uomo o sulla valorizzazione delle argille del luogo, vera origine della vicenda storica che ha portato Faenza ad essere una vera capitale della ceramica di fama internazionale.
3. Le esperienze enogastronomiche: come sappiamo, i beni culturali di un territorio riguardano anche le loro eccellenze di vitigni, di ricette tradizionali e di innovazione, di colture tradizionali e caratteristiche. Il Festival dei calanchi nasce anche per esaltarne le virtualità, grazie alla presenza quali partner di Consorzio Vini di Romagna, della Strada del Sangiovese, del progetto Tempi di
Recupero e alla presenza attiva di attori territoriali quali Podere La Berta, Cantina Bulzaga, Torre del Marino.
4. La mostra d'arte: Azzurro Fragile, che rappresenterà un ulteriore livello di approfondimento affidato ad importanti artisti che hanno vissuto, vivono, frequentano il nostro territorio o transitano per esso. La ricchezza di contenuti che in questo settore la nostra città può offrire è tale che l'esposizione, che avrà luogo in un luogo del centro storico e/o al Museo Carlo Zauli, sarà di assoluto livello internazionale. Faranno parte della mostra artisti del territorio e alcuni di rilevanza nazionale.
Collaborazioni: Comune di Faenza, Unione della Romagna Faentina, Ente Parchi e Biodiversità Romagna, Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola, CEAS Centro di Educazione alla Sostenibilità della Romagna Faentina, Consorzio Vini di Romagna, Strada della Romagna e del Sangiovese, Scuola Comunale di Musica G. Sarti Faenza, Scuola di Disegno Tommaso Minardi, E Società Cooperativa, Podere La Berta, Studio Bartoletti e Cicognani, Associazione Independent Poetry, Gruppo Fotografia Aula 21, Manifatture Sottosasso, Leopodistica, Fototeca Manfrediana.
Il programma Festival dei calanchi e delle argille azzurre sarà presto consultabile nel sito del Museo Carlo Zauli http://museozauli.it