(27 Apr 23) La biodiversità delle foreste di quercia è, purtroppo, in declino a causa del forte uso antropico. Gli interventi di conservazione naturale del progetto LIFE 4OAK FORESTS hanno lo scopo di ribaltare questo processo. Il fine è, infatti, quello di promuovere la rigenerazione delle foreste e di ripristinarne la diversità strutturale e la composizione delle specie autoctone e dei micro habitat. Cofinanziato dal programma LIFE dell'Unione Europea, il progetto si svolge in Italia in alcune aree identificate all'interno del Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola e in Ungheria all'interno di tre Parchi nazionali: il Parco Nazionale dell'Altopiano del Balaton (BfNPD), il Parco Nazionale di Duna-Ipoly (DINPD) e il Parco Nazionale di Bükki (BNPD).
Dal 18 al 20 aprile, la delegazione ungherese è venuta in visita al Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola per una valutazione tecnica congiunta del progetto LIFE 4Oak Forests. Erano presenti al meeting i rappresentanti dei 3 Parchi Ungheresi, del WWF Ungheria, del Centro di Ricerca Ecologica dell'Accademia Ungherese delle Scienze (ÖK) e della Società di Comunicazione ungherese ETTE. Durante le tre giornate di permanenza, gli ospiti hanno potuto visionare molte aree di intervento del progetto all'interno del Parco: dopo una prima giornata dedicata all'area di progetto Carnè-Rontana, con la visita al Sentiero Natura e al nuovo capanno birdwatching, si è svolta il 19 aprile una escursione nell'area di progetto Monte Mauro, per poi proseguire il terzo giorno con un sopralluogo nell'area di Riva di San Biagio per osservare gli interventi forestali di conservazione anche all'interno di una proprietà privata. Durante le tre giornate, ha avuto luogo un confronto continuo e fruttuoso tra l'Ente Parco e la delegazione ungherese in merito agli interventi forestali di conservazione che si sono concentrate sul ripristino di boschi gestiti al fine di migliorare l'habitat di quercia, aumentare la biodiversità e indirizzare il bosco verso una evoluzione di bosco naturale, valutare l'impatto del pascolo selvatico sulla foresta e sopprimere le specie aliene invasive, come l'ailanto.
Questo felice e proficuo incontro ha consolidato i già buoni rapporti tra l'Ente di Gestione per i Parchi per la Biodiversità-Romagna e i partner beneficiari ungheresi, creando i presupposti per nuovi e validi scambi di conoscenza tecnica e scientifica.