(04 Mag 23) Domenica 21 maggio alle 15:00, con partenza dal rifugio Carnè, si terrà una visita guidata sulle orchidee spontanee organizzata dal Parco Regionale Vena del Gesso Romagnola.
Luogo e argomento sono del tutto pertinenti perché il Carnè (inteso come unità ambientale anche se non più recintato e quindi con confini indefiniti) è in assoluto una concentrazione straordinaria di orchidee: nel censimento di qualche anno fa (cui è dedicato un tabellone presso la scala d'accesso al piccolo museo-aula didattica) risultarono presenti ben 25 specie diverse e a quelle ne vanno aggiunte come minimo altre 3 successivamente rinvenute. Per confronto si tenga presente che l'intera Romagna, dalla costa fino ai 1650 metri del crinale più alto, ne annovera una cinquantina e l'intera Italia circa 190.
Una tale ricchezza di biodiversità si spiega con l'articolata e complessa morfologia del Carnè dove profonde doline con microclima fresco-umido convivono con rocce assolate e tendenzialmente aride per cui troviamo specie di bosco, ma anche di ambienti aperti mediterranei.
Si vedranno specie relativamente comuni, come le Orchis morio e purpurea, abbondanti nei prati, accanto alle meno frequenti (e solo in sottobosco) Ophryis insectifera e Neottia nidus-avis; quest'ultima non ha clorofilla – è infatti di un curioso color bruno, senza parti verdi - per cui si nutre grazie alla simbiosi con un fungo sotterraneo, che ovviamente non vediamo.
Per le Ophris, tutte accomunate dalla somiglianza del petalo inferiore (labello) all'addome di un insetto, c'è da dire che hanno evoluto una strategia riproduttiva basata su un inganno sessuale: attirano i maschi che si posano su esse tentando un improbabile accoppiamento ma attuando comunque la trasmissione del polline da un fiore all'altro; l'inganno non si basa solo sulla somiglianza "visiva" ma è perfezionato dalla produzione di feromoni identici a quelli delle femmine disponibili.
Cercare e trovare orchidee è una gioia per gli occhi e per il cuore: basti dire che anche alcune città stanno attuando misure di salvaguardia pratica, ad esempio posticipando lo sfalcio dell'erba nei parchi (ma anche in singole aiuole, fino alle spartitraffico) o segnalando i vari esemplari con appositi cartellini per preservarle anche dal banale calpestìo. A Faenza quest'ultimo compito è svolto dalle Gev (Guardie ecologiche volontarie) in accordo con il Servizio Comunale Giardini.
Non sarà inutile, infine, ricordare che su tutto il territorio regionale le orchidee sono protette, per legge, fin dal 1977, comuni o rare che siano. Nel Parco della Vena del Gesso ovviamente c'è una sorta di tutela in più perché il visitatore non può raccogliere alcun vegetale.
La visita avrà una durata di circa un'ora e 30, è gratuita e si svolgerà tra i prati e i boschi del Carnè, con una lunghezza di pochi chilometri (in pratica una lunga passeggiata) e dislivello contenuto; comunque molto utili, per non dire indispensabili, gli scarponcini.
Sandro Bassi
Fino al 5 giugno, presso il Centro Culturale "M.Guaducci" a Zattaglia, in via Lame 22, 48013 Brisighella (RA), si terrà il Progetto Mostra 2023 "Vieni con me".
Iniziativa organizzata dalle Guardie Ecologiche Volontarie di Faenza.
La mostra sarà divisa in due sezioni:
La mostra è riservata alle scuole materne, elementari e medie di Brisighella, Casola Valsenio e Riolo Terme.
Alla mostra dei ragazzi, sarà abbinato un concorso a premi che verranno assegnati da una giuria qualificata.