(09 Lug 24) Uno dei momenti più belli per chi lavora da diversi anni nell'ambito archeologico a Brisighella e in tutto il suo territorio è quando si aprono le porte del castello di Rontana per il consueto Open Day. Famiglie, escursionisti, turisti, appassionati di archeologia e di storia si fermano spesso nei periodi in cui il cantiere di scavo è aperto, osservando il lavoro degli archeologi e chiacchierando con gli studenti incuriositi dalla loro passione, ma il periodo dell'Open Day diventa per tutti un'occasione speciale.
Negli anni infatti è diventato un appuntamento fisso, atteso, la data viene chiesta da molti ancor prima di sapere quando il cantiere partirà. In questa giornata speciale è più semplice immaginare come potesse essere la vita all'interno di queste mura, con così tante persone che percorrono i sentieri e i camminati immaginati degli archeologi. Molti si soffermano nelle zone artigianali, raffigurandosi le produzioni e gli abitanti al lavoro, oppure si emozionano davanti alle tombe in corso di scavo, scoprendo gesti e riti che ci avvicinano ancora di più alla comunità che viveva in questi territori.
Queste sono le occasioni nelle quali gli specialisti divulgano i risultati del loro lavoro e delle loro ricerche, ma anche il momento in cui la comunità partecipa e si emoziona, come è avvenuto di recente al castello di Ceparano, sempre nel territorio di Brisighella. L'apertura del sito e le visite agli scavi sono state precedute dalla cerimonia di "rideposizione" delle ossa degli individui che sono stati portati alla luce nel corso delle precedenti campagne di scavo. Una volta che le ossa sono state studiate, e hanno permesso di avere molte informazioni sulla comunità che viveva in questo luogo, è stato ritenuto opportuno e corretto ricollocarle all'interno di una struttura lignea e restituirle all'ossario e al luogo dove erano state rinvenute.
Nell'ultimo anno è mancata però la visita del caro amico e grandissimo sostenitore Egisto Pelliconi, primo cittadino di Brisighella negli anni Settanta che, con coraggio e capacità di visione del futuro, pose le basi per la nascita del Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola istituendo nel 1971 il "Parco Naturale Attrezzato Carnè". Era solito venire a trovarci, spesso con la sua bella famiglia, curioso di conoscere le novità e gli sviluppi delle nostre ricerche. Ascoltava i lavori di scavo, sempre attento e gentile, facendo sentire tutti parte di un progetto comune per la crescita e lo sviluppo del territorio che tanto amava.
Per il 2024, gli scavi a Rontana si concentreranno nel mese di luglio, mentre ad agosto avranno luogo a Ceparano.
Sabato 20 luglio, gli appassionati di archeologia e tutti i curiosi sono invitati a partecipare all'Open Day degli scavi di Rontana.
Dott.ssa Debora Ferreri e Dott. Enrico Cirelli, Università di Bologna