(17 Dic 24) Con il termine "pasciona", ispirato all'antica tradizione di far pascolare i maiali sotto le querce, si intende l'annata di più abbondante fruttificazione degli alberi che si alterna con una o più annate di fruttificazione molto scarsa.
Molte famiglie botaniche, ad intervalli di anni, generano una quantità di polline superiore a quella consueta, che si traduce l'anno successivo con la produzione di una quantità di frutti superiore al normale ciclo.
Quest'anno nel Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola, così come in vaste zone dell'Appennino, si è verificata un'abbondante annata di pasciona, in questo caso, nelle querce. Una notevole quantità di ghiande è stata prodotta quindi un po' ovunque.
Le annate di pasciona sono fenomeni naturali che si sono sempre verificati in natura. Sono strategie di adattamento a situazioni e condizioni della singola specie per affermarsi nel proprio territorio, che gli studiosi monitorano negli anni. C'è la pasciona parziale, con i soli alberi posti in piena luce del sole che producono frutti in abbondanza, e c'è la pasciona piena, quando i frutti abbondano sulla maggior parte degli alberi. Sapere con certezza quando il fenomeno avverrà non è dato sapere: si tratta di un bioritmo genetico delle piante, influenzato anche dalle condizioni meteorologiche e dall'area geografica.
La pasciona è un evento molto importante sia per la singola pianta, sia per l'intero ecosistema bosco.
Si tratta di una strategia adattativa di molte specie nelle quali l'impollinazione è guidata dal vento, ed è caratterizzata da un'alta produzione di seme, variabile nel corso degli anni, sincronizzata tra aree geografiche contigue ed estese. In questo modo, la specie si assicura una rigenerazione efficace, incrementando la capacità di dispersione e quindi di riproduzione. Le condizioni ideali affinché si realizzi una pasciona sono: un'estate calda e secca due anni prima, seguita da un'estate umida e fresca un anno prima ed infine una primavera/estate senza eventi estremi (come gelate tardive o forte siccità) nello stesso anno. Inoltre, i valori di caldo, fresco, umido e secco, non sono definiti da specifiche soglie di temperatura e precipitazione, ma devono intendersi relativi al clima medio sperimentato dalla pianta nel luogo in cui si trova. Per cui, i cambiamenti climatici hanno un impatto determinante nel regolare la disseminazione delle specie perché agiscono come un'alterazione delle condizioni alle quali una popolazione si è adattata nel tempo. La crisi climatica altera le strategie di produzione dei semi delle piante di tutto il mondo.
La pasciona non influenza unicamente la riproduzione di una specie, e quindi la composizione e la struttura di un bosco, ma ha degli effetti a cascata sulle catene alimentari e sulla fornitura di servizi ecosistemici. Ad esempio, gli eventi di pasciona sono spesso correlati con le dinamiche di popolazione dei predatori, regolandone la numerosità. La grande quantità di seme assicura la rigenerazione del bosco anche in presenza di una popolazione numerosa di predatori, a differenza di annate nelle quali con una quantità di seme bassa il successo di rigenerazione è meno probabile.
Quest'annata di pasciona della Roverella nel Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola sembra essere stata eccezionale. Per il progetto Life4OakForests, la notevole presenza di ghiande ha favorito una facile raccolta delle stesse e una maggiore disseminazione della specie nei boschi. Quest'anno le cassette di ghiande, installate nei boschi per favorire la disseminazione della specie tramite una disseminazione spontanea a naturale (ornitocoria o zoocoria), sono state riempite in grande quantità soprattutto nelle aree boscate di conifere per favorire la diffusione della Roverella ed avviare una rinaturalizzazione dell'habitat.
Dott.ssa Serena Petroncini, Tecnico coordinatore Life4OakForests per l'Ente di gestione Parchi e Biodiversità - Romagna