Accanto alle colture storiche (vigneto ed oliveto) si sta
opportunamente valutando un'oculata valorizzazione di altre risorse
esistenti sul territorio, dalle erbe aromatiche alla lavorazione della
castagna, da utilizzarsi nella gastronomia, nei profumi, con la
possibilità di determinare un proliferare di microattività in grado di
restituire vivacità al territorio stesso, innescando nello stesso tempo
un'interessante prospettiva economica che ne concorra al mantenimento
attivo. Il parco si propone di finalizzare tali iniziative con la
realizzazione di un laboratorio in grado di trasformare le erbe in
essenze e prodotti di cosmesi.
Un altro importante obiettivo è
riposto nella progressiva introduzione delle tecniche naturopatiche, di
educazione alla salute e di prevenzione, proponendosi come polo di
riferimento per un turismo culturale alla ricerca del benessere
psicofisico legato alla irrinunciabile necessità di agire nel rispetto
dell'ambiente, di uno stile di vita in armonia con le leggi della
natura che condurrà ad una migliore qualità della vita stessa.
L'esempio di sviluppo ecocompatibile che il Parco proietta all'esterno
non si limita a comprendere solo gli aspetti naturalistici, di biologia
marina, ma tutto l'ecosistema Cinque Terre che si compone e si perpetua
soprattutto tramite l'uomo che vi dimora e la sua cultura; infatti la
naturopatia raggruppa tutte quelle discipline della medicina naturale,
a volte chiamate complementari, altre volte alternative, che si basano
su antichissime conoscenze che l'uomo aveva della natura, riviste e
corrette con l'occhio della moderna scienza e della moderna tecnologia.
L'obiettivo
superiore è quello di innescare un processo generale di sviluppo
sostenibile, migliorando la qualità della vita individuale,
nell'intento di dimostrare, in sostanza e realmente, che competitività
economica e compatibilità ambientale non sono in contraddizione, ma
possono trovare un felice processo di sintesi se coniugate insieme con
giusto equilibrio.