(Olbia, 16 Set 10) Il monitoraggio dell'effetto riserva è una delle attività portate avanti dall' Ente Gestore per valutare la conservazione delle risorse ambientali. Attraverso il Visual Census, metodologia che consiste nel contare la fauna ittica confrontando i dati tra i vari livelli di protezione presenti nel territorio dell'AMP (Zone A, B e C) ed esterno; permette di avere un riscontro immediato sugli effetti positivi della conservazione. All'interno delle zone A di riserva integrale la densità e specialmente la biomassa delle specie target ( Cernia bruna, Sarago e Corvina) continuano notevolmente a crescere in maniera esponenziale.Questa crescita farà si che le specie osservate, trovando nelle zone A molti competitori, emigrino verso la zona B e la zona C, zone di riserva parziale e generale, dove sono consentite la pesca professionale e le attività subacquee. È dunque evidente come la protezione di un piccolo tratto di mare (nel caso dell'AMP di Tavolara lo scoglio di Molarotto e parte della falesia di Tavolara) crei a livello ambientale e socio economico dei risultati importanti. L'attività del Visual Census è coordinata dal Dott. Paolo Guidetti ricercatore del CoNISMa (Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze del Mare) uno dei migliori esponenti italiani nel settore.
Augusto Navone, Direttore Amp - Paolo Guidetti, ricercatore CoNISMa
Cernia alla secca del Papa