(Olbia, 29 Ago 11) L'AMP di Tavolara Punta Coda Cavallo utilizzerà i 300 corpi morti abusivi, sequestrati dal nucleo sommozzatori di Cagliari coordinati dal CF (CP) Vittorio Aloi della Guardia Costiera di Olbia, per creare un'area di ripopolamento per pesci, molluschi e crostacei.
"È un esperimento che ha avuto molto successo in altre parti d'Italia – spiega Augusto Navone, Direttore dell'AMP di Tavolara – Abbiamo chiesto l'autorizzazione al Ministero dell'Ambiente e speriamo di avere il via libera. Risparmieremo molti soldi e facilitermo ulteriormente la biomassa sfruttabile ai fini della pesca ."Le barriere artificiali sono state considerate da svariati studiosi come delle isole pronte ad essere popolate. Difatti, sono strutture sommerse in mare allo scopo di accrescere la produzione dell'ecosistema, poiché consentono una riduzione di mortalità a livello delle forme giovanili che non vengono pescate, incrementano la disponibilità di cibo e favoriscono la protezione dei produttori.
Tutte le tipologie di barriere artificiali rappresentano un valido intervento nella gestione razionale della fascia costiera e, in particolare, nell'incremento della fauna di interesse commerciale rappresentando un mezzo per il ripopolamento attivo. Un fattore questo di particolare interesse, in un periodo in cui è sempre più evidente e importante razionalizzare lo sfruttamento delle risorse ittiche costiere.
I corpi morti abusivi sequestrati potrebbero dunque avere una seconda vita e diventare una straordinaria area di nursery per l'AMP di Tavolara.