(Olbia, 23 Mar 15) Sono stati pubblicati nei giorni scorsi su PloSONE, quotata rivista internazionale del settore, i risultati di una ricerca condotta nelle estati del 2012 e del 2013 in area marina, in collaborazione con le Università di Pavia e Sassari. Obiettivo dello studio, nel corso del quale sono stati condotti due esperimenti manipolativi di campo, era indagare il ruolo delle interazioni trofiche nelle performance della macroalga invasiva Caulerpa racemosa (Forsskàl) J. Agardh.
I risultati della ricerca forniscono un interessante contributo all'ampliamento delle conoscenze sulle dinamiche invasive della specie alloctona C. racemosa, in relazione allo stato di conservazione delle praterie di Posidonia oceanica (L.) Delile su cui essa si insedia ed all'abbondanza degli organismi che hanno introdotto la macroalga nella loro dieta.
Nella AMP di Tavolara, le vigenti limitazioni alla pesca hanno prodotto un considerevole aumento di alcune specie ittiche che hanno recentemente iniziato a nutrirsi della macroalga. In situazioni simili, dove la prateria di P. oceanica è fortemente strutturata, la fanerogama fornisce a C. racemosa protezione dalle specie ittiche che se ne nutrono, consentendone un maggior sviluppo. L'accrescimento di C. racemosa è invece inferiore dove i fasci della fanerogama sono radi e corti, perché la macroalga può facilmente essere localizzata dai suoi predatori.
Tra gli autori della pubblicazione c'è anche il Dott. Giuseppe Bernardi, stagista dell' Area Marina Protetta di Tavolara tragicamente scomparso nello giugno del 2013, che aveva lavorato con impegno e dedizione alla realizzazione del progetto e a cui il manoscritto è dedicato.