Un contributo per presentare in Europa una ricerca tutta italiana
(Olbia, 25 Mar 15) Nell'estate del 2014, la Dott.ssa Caronni ed il piccolo gruppo di ricerca che ha creato in questi anni hanno condotto una ricerca di campo sulle interazioni tra specie microalgali aliene e specie macroalgali native in ambiente marino costiero. Il gruppo di ricerca è composto da giovani precari nel campo dell'ecologia marina, tutti collaboratori di Università italiane, uniti dal grande amore per il mare e dal desiderio di fare qualcosa di concreto per proteggerlo, utilizzando le conoscenze acquisite nel corso dei loro studi. La ricerca è stata condotta nelle acque dell'area marina e finanziata con una borsa L'Oréal-Unesco per le Donne e la Scienza, vinta dalla Dott.ssa Caronni per il progetto in oggetto.
Obiettivo dello studio era, in particolare, indagare la risposta delle macroalghe tipiche delle coste sarde alla mucillagine prodotta da una microalga aliena, recentemente ritrovata in Mediterraneo, nel caso in cui, come spesso purtroppo accade, le specie autoctone siano soggette anche ad altri stress legati ai cambiamenti climatici ed alla presenza dell'uomo.
La ricerca ha prodotto risultati interessanti che il gruppo di ricerca della Dott.ssa Caronni vorrebbe presentare al sesto Congresso Ficologico Europeo (http://www.epc6.org), che si terrà a Londra nell'agosto prossimo. Purtroppo, però, il periodo di fruizione della borsa di studio termina a fine marzo e servirebbe un piccolo contributo per coprire i costi di partecipazione al congresso. Per trovare le risorse necessarie è stata aperta alla pagina http://www.crowdfunding-italia.com/projects/un-contributo-per-presentare-in-europa-una-ricerca-tutta-italiana/ una raccolta fondi a cui tutti possono partecipare. Promuovere l'iniziativa, anche attraverso Facebook (https://www.facebook.com/pages/Un-contributo-per-presentare-in-Europa-una-ricerca-tutta-italiana/360994424089888?ref=aymt_homepage_panel), e contribuire alla raccolta fondi rappresenta un'opportunità concreta per sostenere e promuovere la ricerca scientifica nel nostro paese, ricerca d'eccellenza, spesso, come in questo caso, condotta con impegno e passione da precari che, per mancanza di fondi, non riescono a farsi conoscere all'estero.
