(Olbia, 06 Ago 15) Le famose berte minori di Tavolara quest'anno si sono involate con relativo successo grazie a una momentanea crisi dei ratti, ma... permangono altre forme di rischio, come quello dell'attrazione luminosa. Traduciamo il riassunto di uno stimolante articolo scientifico recentemente apparso, relativo a questo problema in un contesto più ampio.
Molti ecosistemi marini sono regolati da regimi di luce naturale che guidano il comportamento delle specie che ospitano. Come dimostrato per gli ecosistemi terrestri, anche sul mare l'immissione di luci notturne sta probabilmente influenzando questi comportamenti a livello globale, destrutturando gli ecosistemi marini e compromettendo i servizi che essi svolgono. Tuttavia, quanto realmente siano esposti gli ambienti marini alle luci notturne artificiali non è ben noto. Noi abbiamo quantificato questo fenomeno sulla rete mondiale delle AMP. L'illuminazione notturna è risultata molto diffusa e in aumento in una grossa fetta di AMP. Gli aumenti sono particolarmente frequenti nelle AMP molto interessate da attività antropiche, ma le luci artificiali stanno invadendo anche le AMP caratterizzate da regolamenti particolarmente severi. Considerata l'assenza di strumenti normativi obbligatori, proponiamo che l'attribuzione alle AMP di uno status meritorio di "Parco marino a cielo scuro" aiuterà ad incentivare le autorità responsabili a frenare l'avanzamento dell'illuminazione artificiale.
Dall'articolo di Davies et al. su 'Conservation Letters', scaricabile per intero da Medmaravis News n. 5, http://www.medmaravis.org/