Monte Altesina conserva in cima il relitto di uno splendido lecceto: il leccio si associa a querce e sorbi, a lentisco e fillirea di cui il bosco è ricco. Tra gli alberi vive una fauna tipica in cui il topo quercino, la lepre appenninica e il coniglio selvatico convivono con il gatto selvatico e la volpe. Qui nidifica e caccia lo sparviere, rapace accipitride che si spinge anche nelle aree aperte. Nei boschi va segnalata anche la presenza del picchio rosso maggiore. L'erpetofauna include piccoli e grandi rettili: la lucertola comune, il coloratissimo ramarro, la bizzarra luscengola, l'emidattilo; tra i serpenti, ricordiamo la vipera e il nero biacco. Negli spazi aperti cacciano la poiana e il gheppio, sui contrafforti rocciosi del monte nidifica il falco pellegrino.
Quercia sempreverde che può arrivare a 25 m di altezza, con chioma ricca ed espansa, di colore verde scuro e foglie lanceolate. Il leccio vive all'interno della fascia climatica mediterraneo-temperata che si sviluppa tra i 400 ed i 1.200 m s.l.m.. A causa del disboscamento ormai si trovano solo nuclei di estensione limitata in cui questa specie si presenta in associazione ad alberi e arbusti sempreverdi nelle zone più siccitose, o a piante caducifoglie nei boschi più freschi ed umidi.
E' un rapace dalle corte ali arrotondate e con lunga coda, zampe gialle e spiccato dimorfismo sessuale: la femmina è molto più grande. Lungo da 27 a 37 cm, il dorso del maschio è grigio lavagna scuro, con guance rossicce ed una macchia biancastra sulla nuca; il ventre è barrato di bruno-rosso e la coda ha larghe bande grigie e bruno scure.