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Riserva Naturale Monte Soratte

 

Olive del Monte Soratte

Non è così antica come quella dell'olio della Sabina, ma già nel 1568 gli oliveti della zona  producevano olio di qualità, tanto che l'Architetto Vignola, essendo stato pagato in natura per i suoi servizi, si lamentava che tal volta gli fosse stato dato "dell'olio poco bono", non "como se usa farse in S.to Resto".
Tre secoli dopo, nel 1888, il Marchese Canali partecipava all'esposizione Vaticana in occasione del 50° sacerdotale di Leone XIII con l'olio proveniente dai suoi oliveti del Soratte e naturalmente fu premiato.
I benedettini assegnarono all'olivicultura un ruolo fondamentale nell'economia della zona e non è un caso che le pietre angolari di molte case antiche siano costituite da mole olearie.
La tradizione di quest'olio che in un testo del 1868, quando il numero di olivi attestato era di 38.000, veniva definito di "buonissima e sopraffina qualità" si è conservata nei secoli e ci consente ancora oggi di degustare un ottimo prodotto ottenuto, proprio come in passato, da numerosi piccoli produttori che, pur seguendo ancora antiche tradizioni, tuttavia affidano la buona riuscita del loro olio ad un modernissimo frantoio dell'Agrisirole Soratte.

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