La struttura inconfondibile del Monte Soratte e la sua natura isolata, che lo rendono ben visibile e riconoscibile da numerosi punti della campagna romana, hanno probabilmente contribuito a farlo diventare luogo di culto fin dall'epoca preromana da parte delle popolazioni dei Sabini, Capenati, Falisci ed Etruschi. Tale vocazione si tramandò nel tempo con il culto di Soranus Apollo in età romana e con gli inizi del Cristianesimo, quando molti eremiti vi si rifugiarono in cerca di silenzio e meditazione. A testimonianza degli insediamenti a carattere religioso, che nel corso dei secoli hanno connotato questo peculiare luogo, sono conservati sei eremi alcuni dei quali tuttora utilizzati per il culto ed officiati durante le feste religiose di S.Lucia, di S. Romana e della Madonna di Maggio, con la tradizionale fiaccolata sul monte.
Nell'ambito delle linee di sviluppo del progetto RE.SI.NA. (Regione Lazio, 1998) è stato recentemente inaugurato il Museo Naturalistico legato al territorio del Monte Soratte. Il museo è ospitato presso il Palazzo Caccia-Canali di Sant'Oreste. Le tematiche esplicitate attraverso il percorso museale sono legate alle caratteristiche del mondo naturale, valorizzando l'area protetta e favorendone una sua più semplice e corretta interpretazione. La geologia, l'antropologia, la botanica e la zoologia sono i tematismi principali delle diverse sale. In tal senso il museo può considerarsi una tappa fondamentale per conoscere l'area protetta e i valori naturalistici ivi presenti, ma anche un luogo di incontro per tecnici, ricercatori e tutti coloro che intendono intraprendere ricerche sul territorio.