Si tratta di un ambiente ripariale, di grande effetto paesistico, chiuso tra due rami fluviali morti ed intersecato dal Serio "vivo". In particolare, un ambiente di sicuro pregio si raccoglie attorno a una bella lanca in sponda fluviale destra, dove un alto saliceto a Salice bianco fa da scenario ad una ricca vegetazione palustre costituita da canneto a Cannuccia di palude, dal tifeto e da tratti di cariceto, dove non manca il bellissimo Giaggiolo d'acqua. Lungo il fiume sono da ricordare, tra gli altri, alcuni esemplari di Salice eleagno e di Ontano bianco, specie caratteristiche di ambienti più schiettamente collinari o montani, giunte fin quaggiù tramite la corrente fluviale.
L'avifauna comprende, tra le specie nidificanti, la Gallinella d'acqua, il Picchio verde e il variopinto Martin pescatore, mentre durante le migrazioni la riserva è luogo di sosta per anatre, limicoli ed aironi. Tra gli anfibi si segnala la Rana di Lataste, specie endemica della pianura padana.
L'importanza di quest'area ai fini della conservazione della natura all'interno del Parco ha portato alla sua identificazione come proposto Sito di Importanza Comunitaria, secondo la Direttiva "Habitat" dell'Unione Europea.