Lo Zingaro è un vero paradiso della natura per la grande varietà di ambienti naturali presenti sui suoi 1.600 ettari. La costa si apre sul mare con muraglioni calcarei alti e frastagliati, interrotti da calette, anfratti rocciosi e grotte. L'altitudine delle sue vette varia dai 610 m s.l.m. di Pizzo Passo del Lupo ai 913 di Monte Speziale.
Lo Zingaro ha una superficie di 1650 ettari, una fascia litoranea di
circa 7 Km, formata da una costa rocciosa di calcari del Mesozoico,
intercalata da numerose calette e caratterizzata da strapiombanti
falesie che da un'altezza massima di 913 mt. (Monte Speziale) portano
rapidamente al mare.
La struttura geopedologica è rappresentata da
formazioni calcarenitiche quaternarie e soprattutto da rilievi
mesozoici di natura calcarea dolomitica. La morfologia del paesaggio
presenta forme aspre e accidentate. I terreni costituenti la riserva
sono il risultato dell'intrecciarsi dell'attività umana e
dell'evoluzione della natura, infatti, fino a poco tempo fa ogni
superficie, se pur piccola, era coltivata a scopo agricolo.
Nella riserva sopravvivono radi lembi di vegetazione arborea costituita soprattutto da lecci (sulle pendici settentrionali di Monte Passo di Lupo e, in piccoli nuclei, nelle contrade Acci e Uzzo, a Pizzo dell'Aquila e Cala del Varo): a questi alberi troviamo associati l'orniello, l'asparago pungente, il pungitopo, alcune piante lianose come il tamaro, lo stracciabrache, la robbia selvatica e l'edera, oltre al ciclamino primaverile, alla bellissima rosa peonia e ad alcune piccole felci.
Negli ambienti più aperti, là dove dominano pendii scoscesi e pietraie, si trovano molti rettili: piccoli come il geco e l'emidattilo (formidabili arrampicatori di pareti verticali grazie alle sottili lamelle uncinate presenti sotto le dita), o il gongilo ocellato, simile ad una lucertola dalle corte zampette, o le due specie di lucertola (la siciliana e la campestre).