Riserve des Cascades de Banfora



L'Area Protetta

Mappa di Avvicinamento
  • Ente Gestore: Direzione Regionale dell’Ambiente e delle Acque e Foreste delle Cascate
  • Sede: Banforà
  • Tel: 00226.20.91.00.07
  • Fax: 000226.20.91.06.68
  • E-mail: doulkoma@yahoo.fr
  • Superficie: 284.250 Ha (15% della superficie)
  • Provincia: Comoé e Léraba
  • Istituzione: N.D.

La regione delle Cascate

cascate
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baobab

La regione delle Cascate è situata all’estremo Sud-Ovest del Burkina con capoluogo Banfor, conta 2 Province e ha una superficie di 18.400 km2.
La popolazione (dato 1993) è stimata in 352.637 abitanti; la regione è al 90% agricola. L’agricoltura, l’allevamento, l’artigianato, la pesca costituiscono le principali fonti di sussistenza e di reddito per la popolazione. Il clima è di tipo sudanese con delle precipitazioni annuali che oscillano tra gli 800 e 1200 mm.
Economicamente, la regione è segnata per la presenza di diverse industrie di trasformazione come la SN. SO SU SO, les GMB, la SOPAL, les Scieries (le Segherie) etc.

Il territorio della riserva

Sul piano delle risorse naturali la regione conta 14 foreste statali per un totale di 284 250 ha; ossia il 15,79% della superficie. E’ la regione più boscata del Paese con circa il 70% del suo territorio coperto e questo comporta la più grande biodiversità del Paese. Il reticolo idrografico è molto sviluppato e comprende due grandi fiumi: il Comoé e la Léraba.
Numerosi laghi naturali e dighe. Questi corsi d’acqua costituiscono importanti siti di produzione derivata dalla pesca. La produzione piscicola è stimata in 200 t/anno.
Sul piano turistico la regione trabocca di enormi potenzialità turistiche fra le quali si può citare i picchi ruiniformes de Sindou, il lago degli ippopotami di Tengréla, le cupole di Fabédougou, il villagio troglodita di Néguéni, la fauna caratteristica delle zone forestali, le cascate di Karfiguela, Tourny etc. Unitamente si nota l’abbondanza di prodotti artigianali e un ricco folklore. Tuttavia, il settore conosce enormi difficoltà legate alla mancata pianificazione dei siti turistici, alla insufficiente informazione e pubblicità dei siti turistici, alla debole capacità di accoglienza delle infrastrutture alberghiere e al poco interesse degli operatori economici privati del settore.

La minaccia della desertificazione

Malgrado queste importanti risorse la regione delle cascate è minacciata dallo spettro della desertificazione con tutte le sue implicazioni più nefaste.
In effetti, le formazioni vegetali costituite essenzialmente da savane arborate, da Foreste chiare e da corridoi forestali sono fragili e conoscono in questi ultimi anni un ritmo accelerato di disboscamento causato dai importanti flussi migratori delle popolazioni delle regioni più popolate e più aride del Nord e del ritorno dai paesi della costa dei nativi del luogo.
A ciò si aggiungano la transumanza, i metodi di coltura estensiva su terreno debbiato, gli incendi incontrollati della savana e il taglio “anarchico” del legno. Vista la densità del tappeto erbaceo, gli incendi della savana passano ogni anno su gran parte della regione (circa l’85% della sua superficie brucia ogni anno).
Sono soprattutto gli incendi tardivi (febbraio-aprile) che provocano più danni.
E' inoltre una regione abbastanza piatta con un’altitudine media di 300 m dominata a Nord-Ovest da una falesia di arenaria di un’altezza di circa 100 m.
I suoli della regione sono abbastanza sabbiosi, acquitrinosi e spesso poveri. Qua e là sono visibili dei terreni lateritici scoperti dall’erosione superficiale. Si incontrano lungo le vallate dei suoli alluvionali profondi, argillosi a fangosi o delle regioni con strutture idro-agricole.
Lo sfruttamento sostenibile di queste risorse necessita innanzitutto di una migliore conoscenza del loro stato (potenzialità ed evoluzione), dell’importanza economica e sociale, dell’identificazione e della promozione delle diverse possibilità di valorizzazione (artigianato, ecoturismo, prodotti locali) quindi per contribuire a rispondere a questo imperativo di gestione che si inserisce la creazione di un ecomuseo a Banfora i cui obiettivi sono qui di seguito elencati:
  • Servire da sito di promozione dell’educazione ambientale e della conoscenza delle potenzialità turistiche e artigianali della regione e delle cascate in generale e delle foreste protette e riserva parziale della fauna della Comoé-Léraba in particolare.
  • Migliorare la comunicazione delle informazioni relative alla biodiversità.
  • Migliorare il prender coscienza e la comprensione delle questioni relative alla conservazione della biodiversità presso le popolazioni, i tecnici e di coloro che detengono il potere decisionale.
  • Dare a ognuno la possibilità di informarsi, di acquisire delle conoscenze e delle competenze così come la voglia di proteggere e migliorare il nostro ambiente in vista di uno sviluppo sostenibile.

La Direzione Regionale dell’Ambiente delle Acque e Foreste

La Direzione Regionale dell’Ambiente delle Acque e Foreste e delle Cascate (D.R.E.E.F.) è una struttura decentrata del Ministero dell’Ambiente nell’ambito della regione delle Cascate del Burkina. La sua zona d’intervento copre due province e interessa una superficie di circa 18400 Kmq ripartiti in foreste statali (15,79%), zone abitative e territori protetti ( 84,20%). La sfera geografica che si incontra in questa zona è del tipo sud sudanese.
La D.R.E.E.F è incaricata per la messa in opera della politica del Ministero dell’Ambiente nelle due province del sud-ovest del Paese. A questo titolo ha le seguenti missioni:
  • sostenere le popolazioni nelle attività di sviluppo rurale
  • portare un contributo fondamentale alla conservazione delle risorse naturali e alla tutela dell’ambiente
  • contribuire allo sviluppo della concertazione tra le strutture d’appoggio al mondo agricolo della regione.


Nell’ambito delle sue missioni la D.R.E.E.F interviene in cinque sfere di attività essenziali:

  • la forestazione del villaggio intesa come l’insieme delle attività che toccano direttamente o indirettamente l’albero e la sua collocazione nell’ambiente rurale, tenendo conto di tutte le sue utilizzazioni possibili e delle interazioni che lo legano alle altre componenti dell’ambiente. La sfera d’intervento è il villaggio;
  • la pianificazione delle formazioni naturali (riserve della fauna, zone di caccia foreste statali, zone di sfruttamento forestale);
  • la valorizzazione delle risorse della pesca, la gestione dei laghi e stagni per la produzione piscicola;
  • la conservazione dell’ambiente attraverso la lotta contro inquinamento e disturbi e il miglioramento della qualità della vita;
  • l’applicazione delle leggi sull’ambiente.

Oltre a queste attività, la D.R.E.E.F conduce delle azioni di accompagnamento. Queste sono la formazione degli agenti e dei produttori, l’adattamento dei testi legislativi, il controllo-valutazione degli studi.