Il bosco in origine aveva un'estensione notevole, si congiungeva con le
boscaglie di Ordona (sud), di Montaguto e Troia (nord) e con Bovino
(ovest). Osservando le carte della Capitanata a partire dal 1600 si può
osservare l'evoluzione del bosco e la sua progressiva riduzione. Si
stima che in origine il Querceto avesse un'estensione di circa 600
ettari.
Nonostante la pianura del Tavoliere sia considerata una
terra arida, per la sua particolare posizione, essa riceve in effetti
le acque che confluiscono dai monti del Subappennino, oltre ad essere
ricca di acque sotterranee. Questo sistema idrico alimentava in passato
la vegetazione boschiva e rendeva la pianura molto più verde di quel
che si pensi. Gli attuali corsi d'acqua, tra i quali anche il Cervaro
(che nasce dal monte Le Felci (m 853), presso Monteleone di Puglia, poi
entra in provincia di Avellino e rientra in quella di Foggia fra Panni
e Montaguto) che alimenta il Bosco Incoronata, erano circondati da
fitte foreste a galleria, con prevalenza di Pioppi e Salici. Vi erano
poi vaste aree umide e talora paludose, con acque stagnanti alimentate
dai torrenti e dalle acque sotterranee, anch'esse davano vita ad
ecosistemi ricchi di vegetazione e di specie animali, soprattutto di
avifauna.
Questo luogo deve la sua notorietà alla presenza del
Santuario dell'Incoronata, meta di pellegrinaggi religiosi da quando,
nell'aprile del 1001, un nobile conte di Ariano Irpino, durante una
battuta di caccia vide apparire la Vergine Maria che gli chiese di
costruire una cappella votiva per i fedeli. Miracolosamente tra gli
alberi del bosco, apparve una statua di legno scuro raffigurante la
Madonna con il bambin Gesù, che ancora oggi richiama i fedeli da tutto
il mondo per venerarla. Il Bosco dell'Incoronata fu sottoposta ad una
prima tutela da parte del comune di Foggia con una Ordinanza Sindacale
nel 1990, al fine di tutelare questo ecosistema. Fu istituito il Parco
Regionale il 15 maggio 2006 con Legge Regionale n° 10. La superficie
protetta di circa 1000 ettari, comprende vari ambienti: il bosco di
Roverella, il bosco di Pioppi e Salici, le praterie, i rimboschimenti,
l'agroecosistema.