Altimetria: h min 370 m slm - h max 1.227 m slm
Il Massiccio del Campo dei Fiori e il Massiccio del monte Martica formano il Parco Regionale dl Campo dei Fiori istituito nel 1984 (L.R. n.17 del 19.03.84). Il Parco che domina la zona collinare varesina, la pianura Padana e i piccoli laghi racchiusi tra i colli, a Nord e a Nord-Ovest è definito dal solco della Valcuvia, ad Est è delimitato dalla Valganna e a Sud dalla città di Varese e dalla strada statale che conduce a Laveno. I due massicci principali sono separati dalla Valle Rasa che unisce la Valcuvia alla Valle dell'Olona, la quale prende nome dall'omonimo fiume che nasce alla Rasa di Varese.
All'interno del Parco sono istituite sei Riserve naturali che racchiudono gli ambienti più importanti e caratteristici.
Meritano poi una visita gli otto Monumenti naturali disseminati nel territorio del Parco, piccole gemme di particolare interesse naturalistico. Tutto il Parco è facilmente visitabile attraverso i suoi sedici sentieri principali adeguatamente segnalati con una tabellazione precisa e discreta. L'area è attraversata da sentieri di più lunga percorrenza come il sentiero europeo E1, il sentiero del Giubileo, la Via Verde Varesina, l'Anulare Valcuviano.
I boschi del Campo dei Fiori sono caratterizzato nella parte sommitale da una netta prevalenza di Faggio, soprattutto sul versante Nord, e dalla presenza di un vasto rimboschimento di conifere. Sotto i 600 m. di quota al faggio si sostituisce il castagno con frassino, tigli e acero montano in alcuni valloni profondi e umidi.
I boschi del Parco ospitano una discreta varietà di rapaci sia nidificanti (Nibbio bruno, Falco pennacchiolo, Poiana, Sparviero, Astore, Falco pellegrino) sia in migrazione (Biancone, Falco di palude).
I massicci del Campo dei Fiori e del Monte Martica costituiscono i 5400 ettari del Parco regionale del campo dei Fiori, istituito con la legge regionale n° 17 del 19-03-1984.
All'interno del Parco sono istituite sei riserve naturali che racchiudono gli ambienti più importanti e caratteristici.
I Monumenti naturali sono aree di limitata estensione che comunque rivestono un particolare interesse di carattere geologico o biologico; quelli istituiti nel Parco sono i seguenti:
Fenomeni geologici - Fonte del Ceppo - Sorgente sulla SP 45 in comune di Cuvio - Marmitte dei giganti del torrente Vellone - Masso erratico di Brinzio - Forre della Valganna - Cascata del Pesegh |
Zone umide - Laghetto della Motta d'oro - Stagno della Tagliata |
All'interno del Parco del Campo dei Fiori sono presenti fenomeni carsici di notevole importanza per caratteristiche e dimensioni: sono note, al momento, più di 130 grotte, per un'estensione complessiva della rete di gallerie pari a circa trenta chilometri.
L'importanza della tutela del fenomeno carsico è sottolineata nella Legge istitutiva del Parco e nel principale strumento di pianificazione, il Piano Territoriale di Coordinamento.
L'Ente del Parco del Campo dei Fiori, grazie a un finanziamento comunitario, sta attuando un recupero dei cosiddetti "prati magri". Ridotti ormai a presenze sporadiche sino alla fine dell'Ottocento e ancora, qua e là, nei primi decenni del Novecento, non era raro incontrarli lungo i versanti della montagna, ricavati a fatica dal manto forestale e a fatica difesi contro il suo inevitabile ritorno.