Estensione 1.907 ettari circa, di questi circa 188 sono in Comune di
Villa Santina; 685 in Comune di Enemonzo; 505 in Comune di Lauco, e 529
in Comune di Raveo.
Il Parco Intercomunale delle Colline Carniche,
individuato ai sensi della L.R. 42/96 (art. 6) è stato approvato con
deliberazione della Giunta Regionale del Friuli Venezia Giulia n. 2858
del 17 settembre 1999.
Questo parco si estende nella parte montuosa della regione
Friuli-Venezia Giulia chiamata Carnia, in provincia di Udine e si trova
nell'area compresa tra la confluenza del torrente Degano con il
Tagliamento.
Il Parco deve il suo nome alla dolcezza dei rilievi presenti che
formano una serie di colli esposti al sole e coperti da prati e boschi.
Il territorio comprende anche una delle più ampie e fertili piane della
Carnia ed assume grande importanza in quanto crocevia delle due statali
che conducono l'una verso l'Alta Val Tagliamento e il Cadore, l'altra
verso il Canale di Gorto.
I centri abitati più prossimi sono Villa Santina, Invillino, Enemonzo e
le sue frazioni, Raveo ed Esemon di Sopra, Lauco con gli abitati di
Trava, Allegnids, Avaglio, Buttea, Vinaio.
La denominazione "Colline Carniche", al di là della fascia altimetrica,
é sicuramente dettata dalla blanda morfologia dell'area interessata dal
Parco.
Anche se i territori comunali di Enemonzo e Villa Santina si
estendono fino alle ripide pendici settentrionali del Monte lovinzola
(1868 m) e Raveo si protente verso Nord-Ovest fino a Col Gentile (2075
m), cima più elevata del settore, é nelle zone di fondovalle e nelle
fasce inferiori dei versanti prospicenti che viene perimetrata l'area
di particolare valenza ambientale che ha portato alla realizzazione del
Parco.
La lettura delle testimonianze e dei resti storici ci permette un'analisi profonda del territorio: aree d'interesse archeologico, alcune delle quali sono già state portate alla luce (Monte Sorantri e Cuel Budin a Raveo, le tombe diLauco e di Chiauians, mentre alcuni siti sono stati individuati in base a sporadici ritrovamenti come il tesoretto di Fieria ad Enemonzo, il Monte Quas a Raveo e diverse zone di Lauco). Non si possono dimenticare le testimonianze di carattere religioso con alcuni complessi di eccezionale valore storico artistico come il Romitorio del Monte Castellano a Raveo e i Santuari Mariani di Raveo e Trava di Lauco, senza dimenticare gli edifici "minori" (perché di dimensioni più piccole a livello architettonico). La cultura rurale che si ritrova nelle techinche costruttive di percorsi, manufatti, edifici rurali e nella costruzione dei paesaggi agricoli, trova numerose espressioni all'interno del Parco. Un'attenta analisi del territorio ha messo in evidenza luoghi puntuali, aree, percorsi e ambiti d'interesse storico ancora oggi conservati per il mantenimento dell'identità dei luoghi: le Pievi (Sant'Ilario e Taziano a Enemonzo, Santa Maria Maddalena ad Invillino di Villa Santina), i Santuari Mariani (Madonna di Monte Castellano a Raveo, Madonna del Sasso, Madonna del Ponte a Villa Santina, Madonna di Trava a Lauco), quali luoghi rilevanti sulla scala territoriale; le chiese parrocchiali che hanno un "raggio d'influenza" territorialmente riconoscibile con il perimetro parrocchiale. Le Vie Crucis, i percorsi rogazionali e le processioni votive in genere, quali tipi di percorsi particolari che non sempre lasciano tracce evidenti lungo le strade praticate, ma danno indizi dei rapporti tra luoghi differenti che oggi non sono così evidenti. I percorsi rogazionali erano volti alla demarcazione di un interno rispetto ad un esterno, di un'appartenenza contrapposta all'alterazione dell'esterno.
Il Parco presenta interessanti aspetti naturalistici e floristici di straordinaria bellezza, facili da scoprire grazie alla rete di sentieri e itinerari naturalistici, connotati da un elevato indice di biodiversità. Infatti in un luminoso ambiente boschivo si osservano numerose specie, alcune tipiche dei luoghi lacustri, altre di ambienti asciutti e permettono di apprezzare una natura incontaminta e suggestiva per colori e profumi. I luoghi strategici del parco sono intesi come i punti di partenza e d'arrivo dei diversi percorsi, sono stati pensati come luoghi o punti di sosta per i turisti, o come punto di riferimento per i nuclei abitati. Si possono raggiungere con qualsiasi mezzo, le aree di sosta sono facilmente riconoscibili, grazie alla segnalazione presente, e sono sede, anche, di ristoranti e spacci per la vendita di prodotti agricoli.
I quattro principali luoghi strategici sono: la Pineta di Villa Santina, punto di partenza di diversi sentieri che si diramano verso l'abitato di Enemonzo (alla scoperta del Clap Foràt e della piana), o verso Invillino. Pregevole il patrimonio floristico che si può ammirare durante la primavera e che rendono la Pineta uno spettacolo di profumi e colori che solo la natura sa offrire. Al suo interno vi è un maneggio dove si può praticare l'ippoterapia, uno spazioso e attrezzato campo sportivo, un laghetto dove si può praticare la pesca sportiva. A Raveo il punto strategico è l'area del torrente Chiarzò dove nell'area del campo sportivo partono tre percorsi, diversi, che dall'abitato di Raveo portano al Cuel Budin e Cuel di Nuvolae; il sentiero che ascende al Monte Colza per arrivare agli stavoli di Valdie e Pani; il terzo percorso s'inerpica verso il santuario di Plan di Cès, per poi proseguire verso il Monte Sorantri.
Ad Enemonzo il luogo strategico corrisponde con la verde piana dove si trova l'Aviosuperficie per il volo a vela, e dove ci sono spazi giochi per i bambini ed un ampio parcheggio dove lasciare la macchina ed incamminarsi lungo il sentiero che porta al Clap Foràt. In quest'area c'è un punto di ristoro dove si possono degustare i piatti tipici della tradizionale cucina carnica.
A Lauco il posto strategico è l'area di Porteal con la sua attrezzata area sportiva, sede di importanti manifestazioni, non solo sportive, e da cui partono percorsi che permettono di raggiungere le frazioni dell'altopiano per scoprirne le bellezze naturalistiche e paesaggistiche.