L'olivo rappresenta una coltura emergente nel territorio del Parco, anche se la superficie è ancora marginale. Alcune testimonianze riportano l'insediamento dell'olivo in alcune nicchie nei secoli scorsi e alcuni esemplari ultracentenari sono ancora presenti.
Per quanto riguarda i nuovi impianti le prime piante sono state poste a dimora alla fine degli anni 90; le varietà predominanti sono di origine toscana (Leccino, Frantoio, Correggiolo e Pendolino) o dell'area brisighellese (Nostrana di Brisighella e Ghiacciolo).
Attualmente vi sono alcune aziende che vendono olio ottenuto dalla molitura delle olive da loro prodotte.