L'altura gessosa di Monte Castello, in posizione strategica sulla valle cieca dell'Acquafredda, fu frequentata a partire dal Paleolitico inferiore e ospitò insediamenti preistorici fino a tutta l'Età del Rame; a questo ultimo periodo appartengono i resti di un corredo di tomba femminile ritrovati lungo il ripido versante meridionale. L'area della Ex Cava a Filo, l'unica in cui per cavare il gesso si utilizzava il filo elicoidale, è di particolare interesse paleontologico in quanto l'attività di cava ha sezionato un inghiottitoio mettendo a nudo reperti paleontologici di epoca Wurmiana tra cui un cranio di cervide (megacero) e numerose ossa di bisonte preistorico (Bison priscus) ora visibili al Museo Donini di S.Lazzaro di Savena.