Scavi condotti a più riprese presso il seminario vescovile e nelle aree limitrofe hanno permesso di acquisire importanti elementi riguardo gli assetti della città tra la fine dell'età imperiale e l'altomedioevo.
Le ricerche hanno innanzitutto riportato in luce ampi tratti dei lati ovest e sud di una cinta muraria eretta in età tardoantica a difesa del nucleo urbano: tale intervento - che non interessò forse i limiti nord ed est dell'abitato, già naturalmente difesi dalle acque del Mincio - andò a ridefinire il perimetro della città, che, pur se meno estesa, divenne un formidabile baluardo, strategico anche per la protezione della capitale Ravenna.