La giornata che porta a scavalcare il crinale della sottocatena dei Cantari, incastonata tra i Simbruini e gli Ernici, e a passare dal Lazio in Abruzzo è di gran lunga la più impegnativa della Via dei Lupi.
Si tratta di una faticosa giornata di cammino, in ambiente solitario e di grande suggestione, che porta ad attraversare delle faggete di eccezionale suggestione. 10
La discesa dal Valico della Selvastrella, al fianco del Peschio delle Ciavole, dopo aver riempito le borracce alla Fonte del Pozzotello, quasi al vertice più meridionale del Parco dei Simbruini, è nella prima parte piuttosto impegnativa per le gambe.
La discesa verso le Scalelle, dopo il Buco del Caùto, richiede cautela in caso di pioggia.
La giornata può essere moderatamente abbreviata rinunciando con un po' di rimpianto alle andate e ritorno in direzione dell'eremo di Santa Maria del Caùto e della cascata di Zompo lo Schioppo, che in piena estate è spesso asciutta.
Il percorso alternativo per il valico di Serra S. Antonio, il Belvedere e Meta permette di raggiungere Morino (la Grancia) con meno fatica, ma solo quando sono in funzione i bus di linea tra Filettino e il valico.
Altre informazioni su www.viadeilupi.eu/tappa-8-trevi-nel-lazio-morino
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