Sotto la Chiesa di S. Lorenzo, verso ponte S. Mauro, in un terreno privato nella contrada "Suriva" (toponimo di stampo latino "super ripam lacus") si trova un ipogèo scavato in uno strato di gesso o marna, risalente al sec. IV. E' una catacomba lunga circa 10 m e larga 6 m nella quale si trovano alcuni loculi con importante graffito parietale, recante segni di violazioni, dovute a mani sacrileghe. E' ricordata da numerosi documenti del Regesto sublacense dei sec.VI - XII; menzionata da Giovanni Battista De Rossi, fu riesplorata nel 1963 da Lidio Gasperini, cultore di archeologia paleocristiana.