Vai alla home di Parks.it

Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise

www.parcoabruzzo.it
 

Il lavoro svolto nel 2024 presso il Centro Entoma

Entoma è un centro per lo studio e la divulgazione degli insetti

(Pescasseroli, 19 Feb 25) Percorrendo la Valle del fiume Giovenco, dal varco di Nord Est del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, il primo paese che si incontra è Ortona dei Marsi. Questo borgo incantevole, con il suo centro storico di case in pietra, la torre medievale del XIII secolo e le antiche mura, rappresenta una perfetta combinazione di storia e natura.

All'ingresso del borgo si trova una vecchia struttura scolastica, oggi sede del Centro Verde, dedicato alla conservazione di una delle più importanti collezioni entomologiche del Parco, oltre che allo studio degli insetti. Qui il Parco, grazie alla collaborazione con l'Amministrazione Comunale ha deciso di dare vita ad Entoma, un centro di documentazione sugli insetti.

All'interno della sala "Amalia Taglieri", infatti, sono conservate alcune delle storiche collezioni entomologiche del Parco: circa 400 scatole, tra cui figurano la collezione storica di P. Luigioni, che si distingue per la vasta rappresentanza di coleotteri, e le collezioni di C. Prola e V. & S. Olivieri, che hanno arricchito la conoscenza dei lepidotteri del Parco, sia diurni che notturni.

Entoma, inoltre, ospita una mostra permanente di straordinarie fotografie di insetti, scattate dall'esperta fotografa Angelina Iannarelli. Queste immagini, esposte lungo il percorso che porta alla sala delle collezioni, sono ordinate seguendo criteri sistematici, dagli ordini più primitivi agli insetti più evoluti. Alcune di queste fotografie sono state donate da Roberto Antonelli, e il lavoro di identificazione è stato supportato da entomologi di fama come Romolo Fochetti, Paolo Fontana, Maurizio Pavesi, Marino Quaranta e Marco Valle.

Le collezioni sono state ulteriormente arricchite dalle campagne di campionamento condotte nella Valle del Giovenco, una zona annessa al Parco solo nel 1990. Grazie alle sue particolari condizioni fito-climatiche mediterranee, la valle ospita una biodiversità unica, diversa da quella delle aree circostanti, come la Valle del Sangro, caratterizzata da un clima più fresco e faggete estese.

Gli insetti, che costituiscono circa l'80% dell'intero regno animale, sono cruciali per molti processi vitali per l'uomo. La loro conoscenza è essenziale non solo per la scienza, ma anche per la conservazione della biodiversità. Grazie alle collezioni entomologiche come quella di Entoma, scienziati e ricercatori possono continuare a studiare e proteggere questi complessi e importanti esseri viventi, evitando che specie preziose scompaiano senza essere mai state conosciute.

Durante l'Estate del 2024, per valorizzare e dare nuova vita all'importante patrimonio scientifico contenuto nel Centro Entoma di Ortona dei Marsi, un gruppo di Tirocinanti e Volontari si è occupato dello studio di parte delle preziosissime collezioni di coleotteri qui conservate.

Andrea Guadagnini si è occupato dei Lamellicorni (Collezione G.Papini), Nazario Crescenzo dei Carabidi (collezione A. Vigna Taglianti), Nicholas Ruello e Davide Anobile dei Cerambicidi (collezione G. Pinzari).

Il lavoro dei volontari è stato supervisionato dal prof. Enrico Migliaccio e dal ricercatore Mattia Ragazzini,  che ha parallelamente avviato un progetto sugli ortotteri (cavallette, grilli, locuste) del Parco, in collaborazione con il Senckenberg German Entomological Institute(SDEI) di Müncheberg, Germania. Questo progetto mira a produrre una nuova checklist delle specie presenti nel Parco, corredate da un dataset di sequenze di DNA per i progetti di barcoding e metabarcoding, che permettono l'identificazione delle specie anche a partire da minime tracce biologiche.

Questi progetti rappresentano una continuazione della Strategia Nazionale per la Biodiversità 2010-2020 e potrebbero essere integrati nel rilancio del Progetto Biodiversità del Parco, attivo nei decenni passati. Nel 1996, il Progetto censiva oltre 3.400 specie di insetti, un numero che potrebbe aumentare grazie alle nuove ricerche. Come sottolineato dal prof. Augusto Vigna Taglianti, la realizzazione di inventari tassonomici è urgente per evitare la perdita di specie complesse e vulnerabili prima che possano essere conosciute e tutelate.

Tra i lavori svolti durante l'estate del 2024 dai tirocinanti e volontari presso il Centro Entoma, vi è stato anche il progetto di catalogazione e digitalizzazione delle collezioni entomologiche. Un'iniziativa finalizzata a raccogliere, organizzare e digitalizzare i dati di raccolta degli esemplari di insetti presenti nelle varie collezioni private donate al Parco nel corso degli anni.

Il progetto è cominciato con l'assegnazione ad ogni esemplare studiato di un cartellino dotato di QR-code e codice numerico univoco; sono stati poi analizzati i dati segnati in ognuno dei cartellini identificativi (località e data di raccolta, raccoglitore ed eventuali informazioni aggiuntive) e riportate in un grande elenco. Sono state controllate, ed eventualmente corrette, le identificazioni riguardanti ogni singola specie in collezione, secondo la tassonomia più aggiornata.

Per ognuna, inoltre, è stata fotografata una coppia di esemplari (dei quali un maschio e una femmina), in modo tale da permettere al Parco, in futuro, di realizzare una pagina web contenente i dati di ciascuno degli individui catalogati, correlati ad una immagine della propria specie, accessibile agli studiosi di tutto il mondo e non solo.

Nei prossimi mesi, è previsto il completamento e l'affinamento delle informazioni raccolte, l'eventuale scatto di ulteriori fotografie e la pubblicazione online dei dati in collaborazione con il PNALM e i suoi partner. Dal punto di vista scientifico, i dati raccolti saranno integrati con quelli provenienti da numerose altre collezioni pubbliche e private relative al PNALM. Questo lavoro porterà alla pubblicazione di due nuove checklist del Parco Nazionale previste per il 2025: una dedicata ai Lamellicorni, una ai Carabidi ed una terza agli Ortotteri.

Il progetto rappresenta un passo importante per valorizzare e approfondire la conoscenza della biodiversità unica del PNALM, integrando approcci tradizionali con strumenti moderni di analisi genetica.

Ringraziamo il grande lavoro dei tirocinanti e volontari e ringraziamo ancor di più l'instancabile passione del Professor Enrico Migliaccio, per aver permesso di far nascere un centro come Entoma! 

Il lavoro svolto nel 2024 presso il Centro EntomaIl lavoro svolto nel 2024 presso il Centro EntomaIl lavoro svolto nel 2024 presso il Centro Entoma
share-stampashare-mailQR Codeshare-facebookshare-twitter
© 2025 - Ente Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise