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Parco Aspromonte, manutenzione sentieri affidata a cooperative agricole e forestali montane

(Santo Stefano Aspromonte, 08 Gen 15) Rendere fruibili i percorsi e luoghi montani che "narrano" l'Aspromonte, affidandoli alle cure di chi, da sempre, li percorre e li vive. Valorizzando per la prima volta la "Legge sulla Montagna" n. 94 del 1997, l'Ente Parco Nazionale dell'Aspromonte affida alle cooperative agricole e forestali montane la manutenzione straordinaria di alcuni sentieri e luoghi che ricadono all'interno dell'Area Protetta. Sono dodici i lotti oggetto di intervento su cui, tra l'altro, saranno realizzate le tabellazioni e la sistemazione dell'area intorno ad un casello montano; nel dettaglio le azioni interesseranno la riserva naturalistica integrale, l'area di sosta lungo del casello San Salvatore di Bova, i sentieri "Staiti-Casalnuovo-Africo Antico-Casello Varì", "Bova-Gallicianò", "Bova-Delianuova", "Stoccato-Contrada Palazzo", "dei Greci", "Bova-Carrà-Canovai-Polsi", tutti rientranti nel Piano di Sviluppo Rurale Calabria 2007/2013; altri due interventi, relativi ai sentieri "Grancu-Mundo-Galasi" e "Serro Schiavo Montalto-Polsi-San Luca", rientrano, invece, nel Piano della Rete dei Sentieri 2008/2013. Il totale dell'investimento messo in campo dall'Ente Parco è di circa 1 milione di euro.
"Il processo di individuazione delle cooperative montane e la successiva assegnazione degli interventi alle stesse - ha affermato il direttore Tedesco - è stato eseguito solo ed esclusivamente dalla struttura dell'Ente in base ai principi normativi nazionali e comunitari che regolano la materia, garantendo il principio della rotazione, di non discriminazione, parità di trattamento, proporzionalità e trasparenza". "La nostra azione - ha dichiarato il Presidente dell'Ente Giuseppe Bombino - mira a costruire un rapporto di elezione con le associazioni, le cooperative, i pastori e chiunque abbia a cuore l'Aspromonte. Gli interventi avviati - prosegue Bombino - oltra a favorire la rivitalizzazione dell'economia locale in un territorio estremamente debole, hanno una positiva ricaduta anche ai fini dell'accompagnamento delle recenti iniziative che abbiamo messo in campo per lo sviluppo sostenibile del turismo nelle nostre aree interne. L'importante somma investita per la realizzazione degli interventi - conclude Bombino - non solo contribuisce al miglioramento della fruizione sostenibile dell'Area Protetta e al recupero del patrimonio sentieristico per migliorare l'attrattività turistica e l'offerta dei servizi, ma, soprattutto, rappresenta una opportunità per diversificare l'economia rurale e, quindi, accrescere l'interesse dei giovani verso i nuovi temi della green economy e del lavoro legato alle infrastrutture verdi anche al fine di favorire la loro permanenza nei territori montani". 
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