(16 Apr 21) Tra le aree naturali più affascinanti d'Italia vi è il Parco Nazionale dell'Aspromonte, Area protetta in grado di entusiasmare escursionisti, appassionati, geologi, semplici amanti della natura e della montagna.
Questi e tanti altri motivi ci hanno spinto a intraprendere il nostro viaggio, che non ha mancato di stupirci travolgendoci con le emozioni autentiche delle storie che si sono intrecciate lungo il cammino, andando ben oltre le nostre iniziali aspettative.
Da nord a sud, dal mar Tirreno allo Ionio, questa terra magnifica ci ha saputo regalare scorci e panorami unici e variegati, difficilmente riscontrabili altrove. E allora non possiamo che invitarvi a seguirci per visitare insieme il Parco Nazionale dell'Aspromonte!
Per il nostro tour abbiamo deciso di avvalerci di una guida ufficiale del Parco, Roberta, che ci ha aiutato a scoprire anche i suoi angoli più nascosti, ma soprattutto i segreti delle tradizioni locali.
Il borgo di Ciminà | La prima tappa dalla quale decidiamo di partire è il borgo di Ciminà ai piedi del monte Tre Pizzi, il cui centro abitato è tutto raccolto tra le due chiese principali e si affaccia nella valle della fiumara Condojanni. Camminando tra vicoletti e stradine, la nostra guida ci racconta che la maggior parte degli abitanti di Ciminà sono allevatori di vacche podoliche, brune e pezzate rosse, e produttori di un tipico formaggio fresco, che qui si produce da tempo immemorabile: un borgo speciale che promette di regalarci delle esperienze davvero gustose…
Il Caciocavallo di Ciminà, presidio Slow Food | Proseguendo per il borgo giungiamo alla bottega della signora Maria, che con la sua famiglia produce deliziosi formaggi, tra cui il rinomato Caciocavallo di Ciminà, presidio Slow Food. Il microclima dell'Aspromonte, unito all'alimentazione delle vacche che pascolano libere per buona parte dell'anno, rendono questo prodotto davvero unico! È suggestivo poter assaporare questi prodotti in un ambiente così conviviale e ascoltare dalle parole della signora Maria con quanto amore e passione la sua famiglia porta avanti la tradizione da varie generazioni, tramandandola di padre in figlio. L'ospitalità in Aspromonte non manca e ci sentiamo davvero coccolati! <3
Vi assicuriamo che il nostro viaggio nel Parco dell'Aspromonte non è fatto solo di cibo e prelibatezze, anche se le tentazioni di assaggiare tutto è fortissima!
Il Monte Tre Pizzi | Il richiamo della natura si fa sentire e la nostra guida Roberta ci suggerisce di indossare scarpe da trekking e abbigliamento adatto per dirigerci verso quella che rappresenta una tappa irrinunciabile per gli sportivi che visitano l'Aspromonte: il Monte Tre Pizzi, così denominato per la sua particolare forma costituita da tre torrioni di roccia granitica, dalla sua sommità si può godere di una vista mozzafiato che abbraccia i numerosi crinali che dalle cime aspromontane giungono fino alla costa ionica.
Dopo una breve sosta per cambiarci siamo pronti per questa nuova sfida: salire fino in cima ai suoi 710 metri sul livello del mare!
Camminando tra la macchia mediterranea caratterizzata da arbusti di erica, mirto, ginestra e corbezzoli e poi salendo tra lecci, querce e pini, ci sentiamo completamente immersi in questo meraviglioso paesaggio naturale, in cui il silenzio ed i suoni della natura che ci circondano sono ristoratori per l'anima e ci trasportano come in un mondo parallelo lontano dai ritmi frenetici della quotidianità.
La passeggiata è lenta e ci pregustiamo la vetta dolcemente, senza alcuna fretta. Giunti in cima ci accoglie uno straordinario panorama su tutta la vallata e la fiumara di Antonimina, con una vista sulla costa dei Gelsomini e buona parte dell'Aspromonte ionico, da Roccella a Monte Due Mari.