La tradizione gastronomica locale è legata all'allevamento brado e semibrado dei bovini (ma anche degli ovicaprini), principale attività economica fino al secondo dopoguerra. Formaggi, carni e salumi fanno la parte del leone tra i "sapori del Parco". Purtroppo i produttori di formaggi di malga sono sempre di meno, ma con ingenti investimenti il parco ha ristrutturato cinque malghe, rilanciando la produzione casearia d'alpeggio.
Numerosi sono i produttori di pregiati mieli di montagna, mentre anziani agricoltori, ma anche qualche giovane innamorato della terra, coltivano legumi (come il noto fagiolo di Lamon), vecchie varietà di mele, orzo agordino, farro, noci e marroni di Feltre.