Itinerario carico di storia e di suggestioni legate alla bellezza dei due insediamenti camaldolesi, il Monastero e l'Eremo. Quest'ultimo è un incanto di pietra circondato dagli abeti, ricco di opere d'arte ma soprattutto di spiritualità e di misticismo. La disposizione degli spazi consentiva e consente ai monaci la compresenza dei due momenti di vita, cenobitico (comunitario) e anacoretico (in solitudine). Comune denominatore è in ogni caso la dimensione contemplativa, meditativa e fatta di raccoglimento interiore, un raccoglimento cui non è estranea la natura circostante. Paradossalmente (ma non tanto, a pensarci bene) qui la foresta riveste le stesse funzioni del deserto dei primi padri anacoreti, lontano dagli affanni della città e del "secolo". L'escursionista, così come il turista, può accedere ad una parte del Sacro Eremo in determinati orari, ma si consiglia comunque un ingresso ed una visita "in punta di piedi" nel totale rispetto dei caratteri del luogo che prevedono comunque il silenzio.