Il Parco nazionale Gran Paradiso protegge un'area caratterizzata da un ambiente di tipo prevalentemente alpino. Le montagne del gruppo sono state in passato incise e modellate da grandi ghiacciai e dai torrenti fino a creare le attuali vallate.
Nei boschi dei fondovalle gli alberi più frequenti sono i larici, misti agli abeti rossi, pini cembri e più raramente all'abete bianco.
A mano a mano che si sale lungo i versanti gli alberi lasciano lo spazio ai vasti pascoli alpini, ricchi di fiori nella tarda primavera. Salendo ancora e fino ai 4061 metri del Gran Paradiso sono le rocce e i ghiacciai che caratterizzano il paesaggio.
Il gruppo del Gran Paradiso è costituito da rocce di varia età e provenienza. In particolare vi si trova un complesso di gneiss stratificati (rocce metamorfiche derivate da graniti o da dioriti, ancora conservati qua e là). In alcuni casi gli gneiss hanno uno spesso ricoprimento di scisti calcarei variamente metamorfosati, derivati da sedimenti marini dell'era mesozoica. Da segnalare la presenza di ricchi filoni di minerale di ferro in Val di Cogne che ha notevolmente influenzato la vita delle popolazioni della vallata.
Villaggi e alpeggi raccontano la lunga storia della civiltà dei pastori. Popolazioni che per centinaia di anni sono vissute autosufficienti su queste montagne, con frequenti contatti con le genti oltr'alpe piuttosto che con le popolazioni della pianura. Le abitazioni del versante piemontese sono costruite interamente di pietra, mentre sul versante aostano si affianca il legno. Il modello più comune, con le dovute varianti a seconda della valle, prevede un edificio in pietra e legno con in basso la stalla, al primo piano l'abitazione e al di sopra il fienile, in modo da mantenere i locali abitativi più al caldo possibile. Il Parco si prefigge anche di valorizzare il patrimonio culturale della montagna e favorirne un certo sviluppo economico compatibile con l'ambiente.
Informazioni turistiche: Segreteria turistica centrale - Tel. 011/8606233 - E-mail: info@pngp.it
Nel passato il territorio del Parco era densamente popolato. I villaggi piemontesi presentavano abitazioni costruite interamente in pietra, mentre sul versante aostano la pietra si affiancava al legno. La casa alpina riflette il carattere di una popolazione contadina attenta soprattutto alla funzionalità: il modello più comune prevedeva un edificio in pietra con la stalla al piano terreno, l'abitazione al primo piano e più sopra ancora il fienile. In questi sopravvivono anche elementi decorativi e artistici come i piloni votivi tipici della Val Soana, che testimoniano la religiosità popolare.