Il percorso è degno di attenzione sia per l'interesse floristico (Carex magellanica Auct., Silene acaulis, (L.) Jacq, Primula spectabilis Tratt., Pulsatilla alpina ssp. Apiifolia (Scop.) Nymann, Rhodiola rosea L. Gentiana clusii Perr. et Song. e G.verna L.) che paesaggistico e inizia presso la diga di Malga Mare, dove si imbocca il sentiero n. 102 per Malga Mare che attraversa un bosco misto di aghifoglie, in cui sono presenti giganteschi esemplari di pino cembro. Nella conca di Pian Venezia, dove è situato un rifugio del Parco Nazionale dello Stelvio ed un'area pic-nic, si segnala la presenza di una colonia di marmotte. In posizione nord-ovest si trovano rocce montonate di origine glaciale. Dopo circa 2 ore di cammino si giunge al Rifugio Larcher, dove è facile incontrare l'ermellino. Da qui si prende il sentiero n. 104 per il Lago Marmotta nelle cui vicinanze è possibile avvistare la pernice bianca. Si imbocca quindi il sentiero n. 123 per il Lago Nero (con vista sul sottostante Lago Lungo) per raggiungere infine il grande lago artificiale del Caresèr, la cui diga fu costruita dopo la Prima Guerra Mondiale a scopi idroelettrici. Da questa posizione si gode di una splendida veduta sul sovrastante Ghiacciaio del Caresèr. Si prosegue quindi sul sentiero n. 123 che rapidamente e con vari tornanti rientra nella fascia boscata fino al Parcheggio di Malga Mare. Il tempo di percorrenza è di circa 5 ore.