L'escursionismo nel Parco Nazionale dello Stelvio offre molte possibilità: dalle rilassanti passeggiate a valle alla sfida lanciata dalle vette più erte. Qui vengono descritte alcune escursioni, dalle più facili a quelle più impegnative.
Una raccomandazione: siate sempre consapevoli che state affrontando percorsi di montagna. Prima di partire informatevi sulle condizioni atmosferiche e pianificate il percorso sulla base delle vostre capacità. Curate l'abbigliamento che deve permettere un rapido adattamento ai repentini cambiamenti del tempo e/o della temperatura, tipici di un ambiente montano.
Indossate calzature adeguate: pedule e scarponcini sono le più adatte. E' opportuno avere uno zaino con borraccia e colazione ed è buona norma disporre della minima attrezzatura per il pronto soccorso.
Non dimenticate binocolo e macchina fotografica per osservare e catturare i meravigliosi istanti che il Parco sa farvi vivere.
In caso di reale necessità chiamare il 112.
Segnaliamo che questa sezione è in fase di revisione. Ci scusiamo per eventuali imprecisioni.
Centinaia di chilometri di sentieri permettono di organizzare escursioni di varia difficoltà in gran parte del territorio del Parco. Avventurarsi sulle vecchie strade e mulattiere militari che salgono fino alle alte quote o inoltrarsi lungo i sentieri che portano dai boschi fino ai ghiacciai; camminare nel Parco consente di scoprirne più da vicino i ricchissimi ambienti. Nell'area protetta è possibile scegliere percorsi per tutte le capacità, dai più facili, alla portata anche delle famiglie e dei bambini, fino ai più lunghi e impegnativi, destinati a chi ha più allenamento, tutti i sentieri permettono esperienze e, con un po' di fortuna, incontri emozionanti a contatto con la natura.
Altre informazioniI percorsi si snodano lungo la Val Cedéc e la Valle dei Forni, poste al centro del gruppo Ortles - Cevedale. Le due valli, plasmate dall’azione di imponenti ghiacciai, offrono all’escursionista di ogni livello numerosi spunti di osservazione floristici, faunistici, paesaggistici e soprattutto geomorfologici.
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Ampia e suggestiva vallata di origine glaciale la Valle di Fraele è oggi caratterizzata dalla presenza di due grandi bacini artificiali. Entrata a far parte del Parco Nazionale dello Stelvio nel 1977, è il punto di partenza ideale per escursioni nelle valli limitrofe, ancora selvagge e incontaminate.
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Altre informazioniLa Val Zebrù è considerata, a ragione, una delle valli più importanti del Parco Nazionale dello Stelvio. La sua particolare morfologia - che determina la spiccata differenza tra i due versanti - la ricchezza di specie floristiche, i numerosi ungulati, nonché la presenza del gipeto e dell’aquila reale ne fanno una meta irrinunciabile per turisti e appassionati di natura. Le numerose costruzioni tipiche in legno che vi si incontrano testimoniano dello sfruttamento fin dai tempi antichi da parte dell’uomo.
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Altre informazioniLa Réit è costituita da un'imponente parete calcarea che sovrasta Bormio. I suoi scoscesi versanti, ricchi di flora e fauna alpina, determinano il favorevole clima locale, proteggendo Bormio dal freddo vento che giunge da nord-est.
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Altre informazioniPosta sulla sinistra orografica del fiume Adda, la Valle di Rezzalo si sviluppa per circa 13 Km partendo dall’abitato di Fumero (1465 m) e seguendo il percorso del torrente Rezzalasco fino al Passo dell’Alpe. Il sentiero è costituito da una strada militare che si snoda inizialmente nei densi boschi di Abete rosso che coprono il versante destro mentre sul sinistro notiamo le ripide valli colonizzate da Ontano verde che sovrastano ampi conoidi ricoperti di prati da sfalcio.
Altre informazioniLa Valle di Gavia rappresenta uno dei più begli esempi di morfologia glaciale. L'ampio profilo a U testimonia dell’immane lavorio compiuto dai ghiacciai nel creare questo paesaggio d’alta quota, popolato da animali e vegetali adattati ai rigori climatici e alla brevissima stagione estiva.
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Risalendo la storica strada statale dello Stelvio, costruita a partire dal 1820, si raggiunge il Passo dello Stelvio, secondo valico alpino d’Europa per altezza. La alte quote raggiunte sono caratterizzate dai segni della presenza "recente" dei ghiacciai - anche dove il ghiaccio è ormai scomparso - e sono abitate da vegetali altamente specializzati per sopravvivere alle difficili condizioni dell’alta montagna.
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Con l’ampliamento del 1977 entrarono a far parte del territorio del Parco Nazionale dello Stelvio quattro vallate bresciane, sul versante destro dell’Alta Valle Camonica (Val Grande, Val Canè, Val delle Messi e Val di Viso) insieme ad una vasta area a sud-ovest della Valfurva e a un’ampia porzione di territorio compreso tra Bormio e Livigno.
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Altre informazioniIl primo conflitto mondiale ha lasciato molte testimonianze sulle aree montane lombarde. Nelle aree valtellinese e bresciana del Parco Nazionale dello Stelvio villaggi militari, trincee, camminamenti, postazioni di artiglieria documentano una guerra combattuta a quote molto elevate e in condizioni ambientali estreme.
I nove itinerari proposti permettono di visitare queste aree in modo nuovo, coinvolgente e interattivo: con un qualsiasi smartphone è possibile scaricare l'app "Oltre le tracce della storia" per ascoltare dalla voce dell'attore e scrittore Giuseppe Cederna la descrizione storica e ambientale dei luoghi, il racconto delle vicende di guerra e una serie di testimonianze d'epoca.
I depliant, disponibili anche nelle lingue inglese e tedesca, descrivono, oltre ai nove itinerari proposti, sette percorsi storici nel Parco lombardo dell'Adamello.
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