Di costruzione ottocentesca, costituisce uno degli ormai pochissimi esempi di mulino ad acqua ancora in funzione.
I lavori di restauro e recupero integrale del 2004 hanno permesso la sua riattivazione, non in funzione produttiva, ma didattica, con la creazione di una casa-museo quale testimonianza della archeologia artigianale di montagna.
L'aspetto esterno del mulino conserva le tradizionali caratteristiche di questo tipo di edifici. Centro nevralgico è la grande ruota in legno, collegata a canali che, dal torrente Rabbies, portano l'acqua fino a qui. Sulla facciata è posto un affresco raffigurante la Madonna di Caravaggio a protezione dei viandanti e Santa Caterina d'Alessandria, patrona dei mugnai.
Sono visitabili stalla, in cui sono presenti le originali mangiatoie in legno, la cucina con il tipico focolare trentino, la stua, il fienile e la stanza del "famei" (garzone).