Queste lanche vennero scavate dal fiume nei depositi alluvionali, quando, privo di argini, vagava modificando il suo percorso ad ogni piena importante, descrivendo ampie e sinuose curve nella valle fluviale. I meandri di Runate e Gerra Gavazzi sono rimasti isolati dal fiume non a seguito di un evento naturale (salto di meandro), bensì per una rettifica effettuata alla fine del XVIII secolo, con lo scopo di favorire la navigazione. Successivamente i meandri abbandonati, chiamati anche "Oglio morto", si sono impaludati favorendo l'insediamento di flora e fauna tipiche degli ambienti palustri. Le lanche sono alimentate dalla falda, prossima alla superficie, e da piccoli affioramenti d'acqua che emergono ai piedi delle scarpate (risorgive).