Campana, all'inizio del Seicento, ebbe anche una chiesa privata, edificata ai piedi del paese, vicino al ponte romano e intitolata a Santa Maria delle Grazie; commissionata da un certo Geronimo Antonuccio da Campana, con un testamento redatto nel 1651, la chiesa veniva dotata di immobili, terre, boschi, prati, che dovevano essere gestiti per mantenere le spese di culto come la cera, gli incensi, l'olio, nonché gli arredi, la manutenzione dell'edificio e la retribuzione del sacerdote incaricato di officiare. Geronimo abitava in un luogo detto taverna-osteria che, insieme al forno, al macello, all'aia, al mulino, ad altre abitazioni e fienili, siti prima dell'attuale ferrovia, formavano il borgo.