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Parco Regionale dei Laghi di Suviana e Brasimone

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L'Area Protetta

Carta d'identità

  • Superficie a terra: 3'329.89 ha
  • Regioni: Emilia Romagna
  • Province: Bologna
  • Comuni: Camugnano, Castel di Casio, Castiglione dei Pepoli
  • Provv.ti istitutivi: LR 38 14/04/1995
  • Elenco Ufficiale AP: EUAP0961

 

 

L'Area Protetta

Si estende nel territorio compreso tra i due laghi artificiali di Suviana (a 465 m s.l.m.) e Brasimone (a 845 m s.l.m.); il limite verso sud coincide con il confine toscano, dove percorre lo spartiacque del Brasimone. Lungo il crinale che separa i due grossi bacini di trova Monte Calvi (1283 m s.l.m.), la più alta cima del Parco.

Altre informazioni

Brasimone
Brasimone
 

Fauna

Tra i mammiferi la specie più rappresentativa è senza dubbio il cervo, tornato ad abitare queste montagne da alcuni decenni. Piuttosto comune è un altro ungulato, il cinghiale, che lascia quasi ovunque le inconfondibili tracce del suo passaggio: scavi sul suolo ("grufolate") e i sentieri ("trottoi"), bagni di fango ("insogli"). Più raro ed elusivo è il capriolo, qui legato soprattutto ai cespuglieti e ai cedui fitti, dove bruca gemme e tenere foglie.

cervo
cervo
 

Flora e vegetazione

Più della metà del territorio del Parco si trova sopra i 700 metri di quota e il bosco ricopre l'80 per cento quest'ultimo è composto in prevalenza da faggio, infatti il 34 per cento della superficie forestale è rappresentata da questa specie.

 

Bucaneve
Bucaneve
 

Geomorfologia

L'ossatura geologica delle montagne del parco si può leggere osservando, da uno dei balconi panoramici offerti dalle cime più elevate, l'orografia e il paesaggio. Il confine tra rocce di natura diversa si manifesta infatti con nitidi passaggi morfologici, a cui fanno riscontro notevoli mutamenti nell'assetto generale del paesaggio. I rilievi più meridionali, che comprendono parte del crinale tosco-emiliano e le dorsali di Monte Calvi e Monte Gatta, hanno versanti molto ripidi, rivestiti in maniera pressoché uniforme dai boschi, e sono incisi da valli profonde, con tratti dirupati dove, tra la rada vegetazione, emergono rocce arenacee dalla stratificazione particolarmente nitida. Nel folto di questi boschi montani sono dispersi borghi e case isolate ormai abbandonati da tempo. Scendendo a quote più basse i versanti diventano decisamente meno acclivi, con un netto gradino morfologico a cui si accompagna un allargamento della sezione della valle.

Altre informazioni

Foto di Geomorfologia
 

Storia e Paesaggio

Aree montuose impervie e lontane dalle principali direttrici storiche, le località del parco hanno lasciato scarse tracce nei documenti più antichi, e solo a partire dal medioevo feudale è possibile tracciare un quadro più chiaro dell'assetto del territorio. Per le epoche precedenti, oltre a importanti ritrovamenti etruschi in località del Camugnanese piuttosto distanti dal parco (come le due statuette votive di Monteacuto Ragazza), le conoscenze sui frequentatori e i primi residenti di queste alte valli sono soprattutto legate a reperti romani (monete presso il torrente Brasimone e a Le Mogne, alcune statuette nelle vicinanze di Castiglione) e a indizi che suggeriscono una presenza stabile di guarnigioni longobarde a Stagno, Bargi e Castiglione dei Pepoli.

Altre informazioni

Foto di Storia e Paesaggio
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