(Tione di Trento, 20 Set 19)
Se in questo periodo vi doveste avventurare nei boschi della Riserva di Biosfera Alpi Ledrensi e Judicaria non vi sorprendete di sentire degli strani suoni gutturali provenire dal profondo del bosco.
Niente paura, si tratta del bramito del cervo maschio, il canto d'amore del Re della Foresta.
Nel territorio della "Alpi Ledrensi e Judicaria" esistono due luoghi incontaminati in cui non è per niente raro osservare e soprattutto ascoltare questo fenomeno: si tratta di due valli montane, Val Lorina e Val Comù, poste sul confine tra Storo e la Val di Ledro, dove, grazie alla scarsissima presenza dell'uomo, i cervi, animali molto schivi e riservati, possono portare avanti il loro rituale di accoppiamento.
I cervi scelgono le radure di queste foreste per la loro tranquillità ma al contrario di altre specie di animali, come per esempio il gallo forcello, non costruiscono vere e proprie arene di canto, ma vagano per le radure emettendo il loro caratteristico bramito.
Il bramito è emesso solamente dai cervi maschi, che abbiano raggiunto almeno i 5 anni di età e il motivo per cui "cantano" è duplice: innanzitutto serve come richiamo per le femmine di cervo che sentendo un forte e consistente richiamo hanno la sicurezza di accoppiarsi con un maschio forte ed in salute; grazie al richiamo le femmine si avvicinano al maschio bramitante portando al rituale di accoppiamento.
L'arrivo di molte femmine nella zona però crea un problema poiché va a richiamare altri maschi interessati all'accoppiamento che in men che non si dica entrano in competizione l'uno con l'altro.
La battaglia spesso si fa molto accesa e non è insolito vedere battaglie a colpi di corna, ma anche vere e proprie battaglie canore dove vince il cervo che emette il bramito più potente, simbolo indiscusso della sua potenza fisica, che di conseguenza fa abbandonare il campo agli altri pretendenti. Il cervo vincitore avrà perciò la possibilità di accoppiarsi con una o più femmine che si sono radunate nella zona e da quel momento il destino del cervo maschio e femmina si separa.
Da una parte la femmina porterà avanti la gravidanza fino alla successiva primavera per poi partorire un solo piccolo, il quale sarà in grado di seguire la mamma solamente dopo un paio di settimane.
Il maschio invece continuerà a bramire almeno fino alla fine di ottobre, essendo una specie poligama, continuerà a cercare femmine da fecondare. L'esperto forestale ci spiega che in questi due mesi il cervo maschio è concentrato solo ed esclusivamente sulla riproduzione e spesso e volentieri "dimentica" addirittura di cibarsi, andando a perdere spesso anche più di 30/40 chili di massa corporea.
Un paio di curiosità ancora sul canto d'amore del Re della Foresta: la prima è che il bramito è usato per calcolare la consistenza della popolazione selvatica dei cervi: prima di tutto viene calcolato che per ogni cervo bramitante, ovvero maschio leader, ci siano circa 5 cervi "sottomessi" a lui; da lì considerando un rapporto di un maschio ogni due femmine circa è possibile stimare la consistenza della popolazione di questi ungulati selvatici.
La seconda curiosità è che esistono delle vere e proprie gare di bramito fra "umani, in particolare in Austria e Svizzera; uomini, aiutati da alcuni tromboni adattati, intonano il verso del cervo in amore e anche per loro, come per i colleghi "selvatici" vince chi bramisce più forte.