(Tione di Trento, 21 Ott 19) Un bianco terrazzo calcareo, perennemente spazzato dal vento, affacciato su una delle più spettacolari vedute dell'intera Riserva di Biosfera UNESCO Alpi Ledrensi e Judicaria. Il profilo irregolare di Punta Larici, posta all'angolo sud-orientale della Riserva, si staglia netto nel cielo azzurro che lo sovrasta. Da lassù, lo sguardo spazia a 360°…
Ad ovest, le Alpi Ledrensi si innalzano ripide, segnate da profondi e imponenti corrugamenti, testimonianza delle immense forze geologiche che nel tempo profondo hanno plasmato questi luoghi. In basso, al termine di una picchiata verticale di oltre 900 m, Limone e l'intero Lago di Garda, con il suo traffico di battelli, windsurf, vele e ogni sorta di imbarcazione. A nord, la Valle del Sarca, con Riva, Arco, Torbole e, al centro, la sagoma a mezzaluna del Monte Brione. Ad est, infine, come incastonata in un immobile abbraccio azzurro, la Catena del Baldo, che degradando lentamente verso sud, accompagna lo sguardo là dove le montagne lasciano il posto alle colline e alla pianura.
Lassù, specialmente nei mesi estivi, è un continuo andirivieni di viandanti e turisti: in bici o a piedi, salgono fino a qui da Pregasina, percorrendo la strada che si snoda agile in un'ombrosa faggeta. Stanchi ed accaldati dalla salita, appoggiati alle rocce della cima, sembrano tanti pellegrini finalmente giunti alla meta: per qualche momento, sostano in vetta silenziosamente, forse sopraffatti dalla bellezza del panorama o persi in chissà quali pensieri.
Ma il fascino di Cima Larici non si ferma solo all'incantevole vista. Lì, il confine tra due regioni (Trentino Alto-Adige e Lombardia) si sovrappone ad uno meno netto e meno definito…
Tenacemente aggrappati sui ripidi pendii, larici, abeti e pini silvestri, condividono lo spazio con cespugli di scotano, carpini, lecci e corbezzoli, favoriti dall'azione mitigatrice del grande lago. Così stentati nella crescita, sembrano quasi incoraggiarsi l'un l'altro, confondendo il profumo della resina con le essenze tipiche della vegetazione dei climi secchi.
Più che un confine, Cima Larici segna un punto di incontro: quello tra Alpi e Mediterraneo.