(Tione di Trento, 05 Dic 19)
Sulla porta di ingresso della sede della Banda della Valle di Ledro, un manifesto colorato annuncia il prossimo, imminente impegno: "Sabato 7 Dicembre…Natale sotto l'albero – Gli allievi del Corpo Bandistico Valle di Ledro e della Scuola Musicale Alto Garda in concerto". All'interno, seduto in poltrona, ci aspetta Marco Isacchini, il maestro.
Maestro o direttore? Prima di procedere nell'intervista, meglio chiarire i termini: "Anche se entrambi possono essere corretti, la parola "maestro" mi piace di più, rispecchia meglio il tipo di rapporto che abbiamo creato nel tempo. Non si tratta solo di sventolare una bacchetta, ma di accompagnare la crescita del gruppo e dei singoli, rapportandosi con ciascuno in maniera diversa. Qui nessuno suona per professione e quindi è anche importante trovare il giusto equilibrio tra risultati e sforzo richiesto".
Insegnante di ottoni presso la SMAG – Scuola Musicale Alto Garda, dal 2007 dirige il gruppo musicale ledrense: "Qui a Ledro si sta realizzando una piccola magia…al mio arrivo, facevamo prove in meno di 15 persone, mentre oggi, la cinquantina di musicisti regolarmente presente si deve stringere sempre più nella sala dove suoniamo. È una banda giovane, in controtendenza rispetto al panorama trentino, dove molti gruppi faticano a trovare "nuove leve"". Cinquanta persone sono praticamente una comunità nella comunità: "Proprio così! In una valle piccola come quella di Ledro, accade che, in un certo modo, per parentela o per amicizia, praticamente tutti abbiano un legame con la banda, che diventa così una vera espressione di questo territorio.
Approfondendo l'attività dell'associazione, scopriamo che l'elenco degli eventi e delle manifestazioni che la vede coinvolta è inesauribile: "Il Corpo Bandistico è senza dubbio una scelta che richiede energie ed impegno, ma che sa anche regalare molto a coloro che ne fanno parte…". Marco si interrompe all'arrivo delle sue prime alunne del pomeriggio…una prepara lo strumento, l'altra si siede al tavolo in centro alla stanza, aprendo libri e quaderni: "La banda è anche questo: i ragazzi vengono qui anche a fare i compiti e spesso i più grandi aiutano i più piccoli, sperimentando la bellezza del servizio e della collaborazione. È in quest'ottica che negli ultimi anni, a fianco dei numerosi impegni, abbiamo creato dei momenti dedicati ai nostri ragazzi e a quelli di altri gruppi come "Bandinando", una giornata per gli allievi all'insegna della musica, dei giochi e del buon cibo, oppure il "Campeggio Musicale", organizzato con la Banda "Liberi falchi" di Campi e quella di Dro-Ceniga".
Il maestro parla di amicizia, di servizio, di aggregazione…ma la musica? "Quale elemento comune a tutte le nostre attività, resta sempre un mezzo: attraverso il suo linguaggio, puntiamo ad obiettivi più ampi, più lontani, cerchiamo di educare. Tutto questo, senza tralasciare la preparazione dei vari appuntamenti, come il tradizionale Concerto di Natale del 26 Dicembre, che quest'anno vedrà l'ingresso di 7 nuovi bandisti". Prima di salutarci, Marco si abbandona scherzosamente ad un ultimo appello: "Quasi dimenticavo…se ci fosse qualcuno interessato ad integrare la sezione percussioni…qui è il benvenuto!".
Nel lasciarci alle spalle la sede del Corpo Bandistico Valle di Ledro, le parole del suo maestro continuano ad aleggiare nella mente: davvero l'associazionismo, cuore pulsante delle nostre comunità, può offrire un contributo significativo nel cammino della Riserva di Biosfera UNESCO Alpi Ledrensi e Judicaria verso la sostenibilità.