(Tione di Trento, 20 Gen 20) Cosa vive in laghi, pozze e zone umide della Riserva di Biosfera UNESCO Alpi Ledrensi e Judicaria? Con quali tecniche si possono studiare questi ambienti?
Sono queste (e tante altre!) le domande a cui i referenti del progetto condiviso ACQUAVIVA cercheranno di rispondere nel corso delle due serate pubbliche previste per la fine di gennaio.
ACQUAVIVA è un innovativo progetto di applicazione scientifica nel territorio Alpi Ledrensi e Judicaria, infatti promuove test ed applicazioni di tecniche avanzatissime per l'analisi molecolare nel monitoraggio della biodiversità in 21 siti. Il progetto condiviso ovvero è co-finanziato dalla Riserva di Biosfera ed ideato dai ricercatori della Fondazione Edmund Mach di San Michele all'Adige e del MUSE – Museo delle Scienze di Trento.
Per raggiungere tutti i territori interessati dalla ricerca e raccontare di cosa tratta il progetto, i ricercatori coinvolti della FEM e del MUSE ci danno infatti appuntamento in Val di Ledro e a Comano Terme:
Il 2019 ha visto gli studiosi impegnati in una fase conoscitiva e descrittiva dei numerosi siti indagati: laghi (es. Ledro, Nembia, Valagola), zone umide (Torbiera di Fiavè o il Lago d'Ampola) e persino piccole pozze d'alpeggio (es. Pozza Cadria e Malga Tenno), per un totale di 21 località. Parallelamente all'esplorazione dei luoghi, sono stati inoltre raccolti numerosi campioni d'acqua, attualmente in fase di analisi.
Guidati dalla voce degli esperti, durante gli incontri scopriremo la biodiversità che ruota attorno a questi preziosi ambienti: dai microscopici organismi fitoplanctonici, invisibili fondamenta degli ecosistemi acquatici, agli anfibi, specie "target" dello studio.
La serata offrirà anche l'occasione di illustrare le innovative tecniche impiegate dai ricercatori nello studio di questi ambienti. Tra gli aspetti più interessanti di questo innovativo progetto condiviso - promosso nella Banca Progetti della Biosfera - ritroviamo infatti il ricorso all'analisi del DNA ambientale per lo studio della biodiversità, grazie al quale, a partire dai resti biologici contenuti in un campione d'acqua è possibile risalire alla diversità dei loro "proprietari". Durante gli incontri verranno presentati i risultati della ricerca e le azioni da mettere in campo per una gestione sostenibile degli ambienti acquatici. Ampio spazio verrà dato per le domande e le curiosità dei presenti.
Non perdete l'occasione per conoscere meglio la sorprendente vita dei piccoli e grandi ecosistemi che ci circondano! "Perdersi in un bicchier d'acqua" è più facile dei quel che sembri!
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