(08 Apr 20) La primavera ormai iniziata ci dà letteralmente il "la" per parlare di una delle più straordinarie "lune di miele" del mondo animale, quella del Bufo Bufo, nome scientifico del Rospo Comune.
Il rospo è già se vogliamo entrato in un certo immaginario umano legato all'amore: la principessa bacia il rospo che si trasforma nel principe azzurro, ma quello che andremo a raccontarvi del rospo e delle sue "peripezie amorose" vi sorprenderà.
Innanzitutto, una domanda: dove sono stati tutti i rospi fino ad ora?
Il Rospo Comune passa tutta la stagione fredda e parte della primavera in letargo, all'interno di buche scavate nel terreno, preparando "corpo e mente" alla "luna di miele" a cui dovrà prendere parte non appena la Primavera avrà sufficientemente scaldato la terra e l'acqua di stagni, laghi e pozze.
Ai primi caldi primaverili infatti, i rospi maschi e femmina si risvegliano, escono dalle proprie tane dirigendosi esattamente verso lo specchio d'acqua dove sono nati, percorrendo anche parecchie centinaia di metri. Qui iniziano le prime difficoltà per i nostri rospi, perché il percorso dalla tana all'acqua nasconde moltissime insidie. Ci sono innanzitutto i predatori come gli uccelli, i ricci, dei serpenti che, affamati dopo il lungo inverno, non aspettano altro che attaccare qualche succulento rospo, ancora intorpidito dai rigori stagionali. Per i rospi però la minaccia principale è l'uomo, in quanto spesso il tragitto dei rospi verso l'acqua attraversa strade molto trafficate, causando una moria enorme di rospi, schiacciati dalle auto.
Questi anfibi sono però estremamente importanti per gli ecosistemi umidi, motivo per cui in moltissimi territori della Riserva di Biosfera Alpi Ledrensi e Judicaria come per esempio al Lago d'Idro, al Lago di Ledro e Ampola e alle Torbiere di Fiavè, sono attivi progetti per creare dei "mini corridoi ecologici" ovvero dei sentieri sotto le strade che permettano il passaggio dei rospi senza il pericolo delle auto.
Arrivati, non senza fatica, all'acqua i rospi maschi e femmine possono finalmente riconciliarsi per portare a termine la loro riproduzione, ma anche qui il "rituale" non avverrà senza problemi.
Infatti, in questa "luna di miele animale" chi è al comando è la femmina, molto più grossa del maschio che porta già in grembo alcune centinaia di uova da fecondare; la femmina è attorniata da parecchi esemplari maschi che, seguendo l'istinto naturale della riproduzione, cercano di agganciarsi alla sua schiena. Il maschio vincitore di questa lotta può finalmente agganciarsi alla schiena della femmina che decide, dopo un lungo girovagare, di immergersi insieme al maschio vincitore della sfida della riproduzione nell'acqua; lì emetterà le sue uova che poi il maschio feconderà e che rimarranno in acqua nei pressi della riva.
Una curiosità: la femmina conduce incide e conduce tutto il rituale, infatti oltre alla scelta del maschio è lei che decide quando riemergere dall'acqua a prescindere dal fatto che al maschio sia rimasta o meno ancora fiato in corpo, facendo di fatto rischiare al maschio un annegamento.
La riproduzione è perciò fatta: le uova rimarranno ferme a riva per un certo periodo determinato dalla temperatura dell'acqua e poi magicamente diverranno prima girini, successivamente neo metamorfosati e dopo qualche mese rospi veri e propri, pronti a riiniziare l'eterno ciclo della natura, con impresso nel proprio DNA il luogo della "luna di miele" dei propri genitori, a cui torneranno negli anni successivi.
Un breve video documentario ripreso nel Riserva di Biosfera e Patrimonio dell'Umanità UNESCO al Parco regionale Škocjanske Jame - San Canziano in Slovenia Riserva di Biosfera https://www.youtube.com/watch?v=tSXBc0piCuw
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