(Tione di Trento, 10 Apr 20) "Nulla sveglia un ricordo quanto un odore" sosteneva Victor Hugo. E a Molina, in Valle di Ledro, sono molti quelli che, ancora oggi, al profumo di un brazadel appena sfornato associano un'immagine ben precisa: nei giorni che precedevano la Pasqua, un'intensa fragranza invadeva le vie del paese. Partendo dal panificio Brighenti, posto lungo il corso del Ponale, si infilava in ogni angolo, trasportata da un delicato vento primaverile: nelle piazze, nei cortili e persino nelle stanze delle case, dove le finestre spalancate mostravano donne affaccendate con le pulizie pasquali.
Soffici trecce lievitate, imbrunite dal tuorlo dell'uovo e impreziosite da una pioggia di granella zuccherata e uvetta aromatizzata. Era questo uno dei dolci che le famiglie tradizionalmente acquistavano o preparavano per festeggiare la Pasqua. Anche se poteva conservarsi per più giorni, finiva sempre troppo in fretta: dopo le rinunce della quaresima, non era facile resistergli!
La sosta forzata di queste settimane ci sta facendo riscoprire il gusto della buona cucina; perché dunque non approfittare del tempo a disposizione per sperimentare la ricetta di questo dolce tradizionale della Riserva di Biosfera UNESCO Alpi Ledrensi e Judicaria.
1°impasto: in una ciotola, sbriciolate metà cubetto di lievito nell'acqua tiepida e aggiungete circa 150 g di farina. Impastate bene, formate una palla e mettetela a lievitare in una ciotola coperta con pellicola in un luogo tiepido. L'impasto deve raddoppiare il suo volume.
2°impasto: unite all'impasto lievitato il burro sciolto con lo zucchero, le uova leggermente sbattute, e la parte restante di lievito disciolto in poca acqua tiepida e la buccia del limone grattugiata. Lavorate fino ad amalgamare il tutto. Scolate quindi l'uvetta e versatela nell'impasto, aggiungete un poco per volta i restanti 350 g di farina ed impastate fino ad ottenere una pasta elastica ed omogenea. Formate una palla e mettetela nuovamente a lievitare per almeno 2 ore, fino a quando l'impasto avrà raddoppiato il suo volume. Togliete quindi l'impasto dalla ciotola e lavoratelo leggermente fino ad ottenere nuovamente una palla che andrà fatta lievitare per almeno un'altra ora.
Composizione: quando l'impasto avrà raddoppiato ancora il suo volume è pronto per essere intrecciato. Le trecce composte andranno riposte in un luogo caldo a riposare fino al raddoppio del volume. Trascorso il tempo necessario, con un pennello imbevuto nel tuorlo d'uovo cospargete la superficie e ricopritela con la granella di zucchero. Impostate il forno a 180° e fate cuocere per 20°-30° circa.
Perchè una ricetta? Valorizzare i prodotti e gli usi delle comunità sono un obiettivo fondamentale per le Riserve di Biosfera. Infatti tutelare la cultura materiale significa salvaguardare l'insieme di valori e tradizioni legati al rapporto profondo delle comunità con la terra, le stagioni, gli usi e costumi nonché con le feste ed i piatti che le contraddistingono. Quest'ultime sono ad esempio le ricette che spesso portano ricordi, storie e momenti insieme. Valorizzarle significa rivitalizzarle, promuovendo così sempre più l'importantissimo rapporto tra la comunità e la sua Biosfera. Un augurio di Buona Pasqua a tutti!
[1] Bollettino Comunità di Ledro. Pasqua-Primavera 2013, n°105, p.51.
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