Oltre al rio Norè, vi sono modesti corsi d'acqua e piccoli stagni che
si sono conservati sino ad oggi esenti da evidenti inquinamenti e da
negative manomissioni del loro regime idrico. L'area più pregevole si
trova a nord di Cascina Bassone, ed è costituita da uno stagno
alimentato da falde acquifere superficiali. Lo stagno è in avanzato
stadio di interramento ed ospita una pregevolissima flora palustre che
merita senza dubbio di essere in seguito attentamente esaminata.
Nei residui specchi d'acqua libera vi sono popolamenti di giunco bulboso (Juncus bulbosus), specie rarissima in Italia. Essi sono contornati da formazioni di carici (Carex spp.)
che in parte vegetano su tipici banchi torbosi coperti da sfagni
(muschi delle torbiere), al cui interno si rinvengono dei giunchi (Juncus spp.) e numerosi esemplari di rincospora bianca (Rhynchospora alba), altra rarissima pianta palustre. Nelle zone più affrancate dall'acqua crescono gruppi di frangole (Frangula alnus) ed alcuni esemplari di pino silvestre (Pinus sylvestris). Infine ai margini della palude troviamo tipiche praterie di molinia (Molinia cerulea) e giunchi.
Lo stagno ha un canale scolmatore, lungo il quale si trova un bosco impaludato di ontano nero (Alnus glutinosa) nel cui sottobosco vegetano alcune tipiche specie quali la molinia, la frangola, i carici, i rovi (Rubus spp.), la felce certosina (Dryopteris carthusiana) e la lisca dei prati (Scirpus sylvaticus).