Quest'area protetta riserva non poche sorprese all'appassionato naturalista: bellissimi esemplari di erica arborea, ai piedi di Monte Scuderi, fanno da contrappunto a boschi di tutte le specie di roverella conosciute in Sicilia, che occupano i valloni e le altre aree più basse della riserva. Poi, le fiumare: veri e propri laboratori geologici all'aperto in cui miriadi di ciottoli di diversa origine minerale raccontano la storia delle viscere della terra e della natura fisica dei Peloritani.
E' un fasianide di medie dimensioni: i maschi arrivano a pesare sino a 600 grammi e si distinguono dalle femmine per essere un po' più grandi e per lo sperone sulle zampe.
Avete mai visto nei boschi in inverno alberi dal tronco scuro e contorto, che trattengono malinconicamente tutte le loro foglie secche e ingiallite sui rami? Sono le roverelle, nome che non indica una sola specie di quercia (genere Quercus), ma diverse.