Il territorio che insiste nella riserva Fiumedinisi e Monte Scuderi fa parte di quell'area privilegiata, per i ricchi investimenti che vi si potevano fare (minerali, boschi, oliveti, gelseti e frumento), contesa nel periodo a cavallo tra la dominazione Normanna e quella Spagnola, dalle famiglie più potenti di Messina e Taormina, e dai cenobi basiliani (tra i quali quelli tutt'oggi visitabili di Itàla e Forza d'Agrò, questo fuori dalla riserva) che occupavano spazi autonomi da ogni influenza politica.